"Le verità giudiziarie in un paese
democratico si scrivono nei tribunali e attraverso le sentenze,
che nel caso della Strage di Bologna sono note da tempo. Anzi,
siamo alle prese proprio con le motivazioni dell'ultimo processo
attorno ai mandanti e in attesa di nuovi processi dedicati a chi
collaborò ad organizzare, sostenere, eseguire l'attentato
terroristico più sanguinoso della storia italiana". Lo dice il
sindaco di Bologna Matteo Lepore, commentando la proposta di
legge annunciata nei giorni scorsi dal vicepresidente della
Camera Fabio Rampelli, per istituire una commissione
parlamentare d'inchiesta sulla violenza politica negli anni di
piombo.
Al centro della commissione, secondo la ricostruzione di
'Repubblica' ci sarebbe anche la strage del 2 Agosto 1980 alla
stazione di Bologna.
"È con profonda preoccupazione che chiedo a tutti i
parlamentari eletti, di ogni schieramento - dice Lepore - di
assumere una posizione chiara e netta in merito. Dopo 42 anni di
morte, sofferenze, depistaggi e fragorosi silenzi, commissioni
stragi lunghe decenni e sentenze chiare, le vittime tanto quanto
i loro famigliari non si meritano che la politica cerchi
nuovamente di entrare in un campo che non le compete, con
pericolose e poco chiare intromissioni. La medaglia al valore
civile consegnataci dal Presidente della Repubblica Sandro
Pertini mi impone oggi di intervenire".
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