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Covid: da luglio nessun reparto al S.Orsola di Bologna

Covid: da luglio nessun reparto al S.Orsola di Bologna

Gibertoni, rialzo contagi ha ripercussioni su presenza operatori

BOLOGNA, 16 giugno 2022, 16:21

Redazione ANSA

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Terapia Semi Intensiva ospedale Martini. Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Terapia Semi Intensiva ospedale Martini. Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA
Terapia Semi Intensiva ospedale Martini. Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal primo luglio, il Policlinico Sant'Orsola di Bologna non avrà più reparti interamente destinati solo a pazienti covid. Lo ha annunciato la direttrice generale Chiara Gibertoni, a margine di una conferenza stampa.
    "Abbiamo già chiuso il reparto covid del padiglione 2, ora siamo in fase di chiusura anche dei letti al padiglione 1 e il 30 giugno chiuderemo il reparto covid al primo piano del padiglione 25", ha sottolineato. In questa fase, il policlinico ha adottato un nuovo modello per la gestione dei pazienti positivi "definito a bolle - spiega Gibertoni - ossia assistiamo i pazienti che risultano anche positivi al covid, ma che entrano in pronto soccorso per altre cause, in stanze dedicate all'interno dei singoli reparti. Perché ora la malattia da covid non dà più quadri drammatici, non esistono praticamente più le polmoniti gravi interstiziali della prima e della seconda ondata". Al momento, il rialzo dei contagi che si sta registrando non ha conseguenze sulle ospedalizzazioni, "forse avremo più ripercussioni sulla presenza degli operatori sanitari che torneranno a essere più assenti, perché malati di covid seppur con sintomi lievi". Ad oggi si tratta di una trentina di operatori sanitari, un mese fa se ne contava circa un centinaio, ma nei picchi fino a 300. Durante la fase più acuta della pandemia, il padiglione 25 aveva ospitato una terapia intensiva covid e ben tre reparti covid. D'ora in poi è dedicato alle attività di recupero delle liste di attesa, soprattutto con posti letto in supporto al polo cardio-toraco-vascolare. Su cosa accadrà poi da settembre, se sarà necessario o meno riaprire reparti covid, Gibertoni è cauta: "Sappiamo che le varianti sono molto contagiose, ma i quadri clinici non sono più così impegnativi - conclude - vediamo se a settembre verrà riproposta una dose ulteriore di vaccino anti-covid unendola a quella del virus influenzale, per affrontare con più serenità l'autunno, soprattutto per le fasce dei più fragili, di chi ha patologie croniche".
   

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