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Khatia Buniatishvili chiude il ciclo i Grandi Interpreti

Khatia Buniatishvili chiude il ciclo i Grandi Interpreti

Il 9 giugno a Bologna con un concerti di bis

BOLOGNA, 07 giugno 2022, 11:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ultimo appuntamento, giovedì 9 giugno alle 20.30 all'Auditorium Manzoni, per la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival con il recital della pianista Khatia Buniatishvili.
    Un pianismo magnetico e una forte presenza scenica fanno dell'artista franco-georgiana una delle interpreti oggi più ricercate sulla scena internazionale. Nel programma proposto a Bologna Festival, creando un accostamento di generi e periodi storici molto diversi, spazia da Bach a Satie, passando per Chopin, Schubert e Liszt. "Epoche e generi non hanno poi tanta importanza, - sostiene Khatia Buniatishvili - quello che dura è l'emozione. Non è questo lo scopo essenziale della musica? Visto che in questi pezzi si tratta più di emozione che non di forme stilistiche, non bisogna sapere a che periodo risalgono; in questa mescolanza di stili non c'è più alcuno stile". Fra sussurrate intimità e smagliante virtuosismo passa dal minimalismo della Gymnopédie N.1 di Satie al tripudio virtuosistico della Rapsodia ungherese di Liszt, dalla nostalgica tristezza di certe pagine chopiniane (Preludi, Mazurke, Polacche) a sempreverdi del Barocco come l'Aria sulla quarta corda di Bach o Les barricades mystérieuses di Couperin; accosta il clima sospeso della Consolation N. 3 di Liszt al Preludio e fuga BWV 543 di Bach nella sapiente trascrizione di Liszt. Insomma, quello che si può considerare un concerto di bis.
    In Khatia Buniatishvili convivono due anime di segno opposto, pianista dalla presenza scenica carismatica che trae la sua energia interpretativa dal rapporto di estroversa complicità che riesce a creare con il pubblico in sala. In palcoscenico Khatia vive anche la sua "solitudine musicale" - come l'ha definita lei stessa - che la spinge, al contrario, al dialogo con sé stessa.
    I due versanti si riuniscono idealmente in questo programma: un viaggio a ritmo vertiginoso nella "forma breve", tra intimismo e dispiegato virtuosismo. Prima del concerto, alle 18 al vicino Oratorio di San Filippo Neri, Guido Barbieri introdurrà il programma del concerto.
   

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