(ANSA) - BOLOGNA, 01 GIU - Un nuovo sensore in grado di
svolgere un monitoraggio intelligente dei consumi energetici
ancora più efficiente, con tempi di risposta venti volte più
rapidi dei dispositivi oggi in commercio, che potrebbe trovare
applicazione nei settori delle rinnovabili, delle auto
elettriche e non solo. L'innovazione è nata nell'ambito di un
progetto europeo, Progressus, cui partecipano l'Università di
Bologna, insieme al Consorzio nazionale interuniversitario per
la nanoelettronica, e l'azienda STMicroelectronics. Progetto
molto ampio che coinvolge 22 partner di cinque Paesi Ue e che
punta a sviluppare componenti ad alta efficienza ed elevata
sicurezza da usare nelle reti di distribuzione elettrica del
futuro.
Il dispositivo è un sensore di corrente a effetto Hall, in
grado cioè di misurare correnti elettriche sfruttando gli
effetti magnetici prodotti da queste ultime. "Una delle sfide
per un'elettrificazione basata su reti intelligenti e fonti
rinnovabili è la realizzazione di componenti e sistemi
elettronici in grado di supportare in modo efficiente
trasferimenti di energia e di informazione complessi e che
possano essere usati, ad esempio, sui veicoli elettrici e nelle
nostre case", spiega Aldo Romani, responsabile scientifico
locale del progetto.
Il sensore può trovare applicazioni anche oltre le energie
rinnovabili e l'automotive. Può essere utilizzato anche come
sistema di sicurezza, perché la sua grande velocità permette di
rilevare la presenza di correnti eccessive ed evitare in modo
tempestivo seri danni ai circuiti elettrici. Inoltre, combinando
il sensore con tecniche di 'machine learning' (intelligenza
artificiale) è possibile realizzare un sistema collegato a un
singolo punto di ingresso di una rete elettrica (ad esempio il
quadro principale di un'abitazione) in grado di rilevare i
consumi dei vari carichi elettrici e distinguerli tra loro: un
modo per creare sistemi di monitoraggio energetico sempre più
semplici e meno costosi. (ANSA).
Nuovo sensore per monitoraggio smart dei consumi
Frutto di progetto Ue tra ateneo di Bologna e STMicroelectronics
