(ANSA) - BOLOGNA, 27 MAG - Tra il marzo e l'aprile de 2020
lavorava in appalto, per conto di una cooperativa, in una
azienda di lavorazione carni di Castelvetro, nel Modenese,
quando, contratto il Covid, morì nel giro di pochi giorni. Ora,
per il decesso di quell'operaio 63enne, il titolare della
società e il rappresentante della cooperativa sono accusati di
omicidio a causa della mancanza di adeguati dispositivi di
protezione individuale.
All'epoca all'interno della ditta si sviluppò un focolaio di
Coronavirus, i contagi furono diversi ma morì solo il 63enne. In
base alle analisi condotte dai sanitari per conto della Procura
l'uomo aveva elevati fattori di rischio per pluripatologie di
cui era affetto ma non sarebbe stato adeguatamente protetto sia
con mascherine e altri dispositivi di sicurezza, sia con un
adeguato distanziamento sula postazione di lavoro.
Ieri si è svolta l'udienza preliminare e il titolare della
società ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato - l'udienza è
stata fissata per il 21 novembre - mentre il rappresentante
della cooperativa non ha fatto richiesta di riti alternativi e,
in quella data, saprà se sarà rinviato a giudizio. (ANSA).
Morì in azienda per Covid, titolari accusati per decesso
Secondo Procura di Modena non protetto con dispositivi sicurezza
