(ANSA) - BOLOGNA, 04 MAG - Durante il lockdown, organizzavano
per i clienti incontri per prestazioni sessuali anche a
domicilio in provincia di Bologna e a Ferrara, in estate
accompagnavano le donne che facevano prostituire, lungo alcune
strade e in camere di alberghi, anche in alcune località della
Riviera Romagnola. I carabinieri della compagnia di Imola, nel
Bolognese, hanno individuato e fermato una banda, composta da
cinque persone e guidata, come accertato dalle indagini
coordinate dal pm Domenico Ambrosino, da un 44enne di origine
serba.
Il gruppo faceva prostituire 5-6 donne, la maggior parte di
origine romena, ma sono state coinvolte anche una donna di
origine ucraina e una di nazionalità cubana, ed era capace di
ingenti guadagni che, ogni mese, secondo le stime dei
carabinieri, potevano aggirarsi intorno ai 100mila euro.
L'indagine è scattata nell'aprile 2020 dopo che un cliente di
nazionalità romena a Medicina, pochi giorni dopo che il
territorio comunale era stato riaperto una volta allentate le
misure d'emergenza imposte dalla pandemia da coronavirus, si era
rivolto ai carabinieri. A loro aveva raccontato di avere
concordato una prestazione sessuale con due ragazze per 150
euro, ma avendone solo 90, quando sono arrivate a casa sua, ha
chiesto uno sconto. Alla variazione del prezzo, il cliente era
stato contattato dal 44enne che lo aveva minacciato di morte se
non avesse versato la cifra stabilita. Dal tentativo di
estorsione, sono scattati gli accertamenti che hanno consentito
di scoprire i diversi membri della banda: oltre al 44enne, erano
impegnati anche i suoi figli di 25 e 27 anni, la compagna di
quest'ultimo di origine polacca anche lei di 27 anni e un 70enne
della provincia di Cesena. (ANSA).
Prostituzione a domicilio durante il lockdown, 5 arresti
Operazione dei Cc nel Bolognese, appuntamenti anche in Riviera
