(ANSA) - BOLOGNA, 22 APR - Il suo nome di battaglia durante
la Resistenza era il 'giornalista'. Enzo Biagi, nato nel 1920 a
Lizzano in Belvedere, sull'appennino bolognese, partecipò alla
lotta di liberazione dal nazifascismo e raccontò l'esperienza
nel libro 'I quattordici mesi: la mia Resistenza'. Durante la
sua carriera fu direttore della rivista Epoca, lavorò tra gli
altri per Il Resto del Carlino, La Stampa, il Corriere della
Sera, La Repubblica e condusse (oltre 700 le puntate) la
trasmissione televisiva 'Il Fatto' sulla Rai. Oggi il suo Comune
di nascita - in collaborazione con l'Associazione Articolo 21,
la Città metropolitana di Bologna e con il patrocinio
dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna, l'Aser e
l'università di Modena e Reggio Emilia - organizza una serie di
eventi al Centro documentale Enzo Biagi di Pianaccio, frazione
di Lizzano in Belvedere, per omaggiare 'il primo giornalista
multimediale del Novecento', morto nel 2007 a Milano.
Si comincia proprio il 25 aprile con un incontro, alle 15,30
- parteciperanno la figlia Bice Biagi, Daniele Luttazzi, Loris
Mazzetti, Pif, Sigfrido Ranucci, Marco Travaglio e Beppe
Giulietti - dedicato ai vent'anni dell'editto bulgaro, quando
l'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in viaggio
a Sofia, in Bulgaria, accusò Biagi, Luttazzi e Michele Santoro,
di fare 'un uso criminoso della tv pubblica'. Parole alle quali
seguì il loro l'allontanamento dalla Rai e la chiusura delle
loro redazioni.
Il 4 giugno alle 11 si svolgerà, sempre a Pianaccio, un
seminario pubblico dedicato ai modi di fare informazione nella
contemporaneità caratterizzata da disinformazione e fake news.
Martedì 9 agosto, nel giorno del compleanno del giornalista,
toccherà ad amici e colleghi raccontare i ricordi e gli aneddoti
legati alla sua vita. La rassegna terminerà mercoledì 10 agosto
con lo spettacolo teatrale 'Quante trame di vita' di Carlo Albè
con la partecipazione del gruppo musicale Gang. (ANSA).
25 aprile: paese di Biagi ricorda 20 anni 'editto bulgaro'
A Pianaccio iniziative sul 'primo giornalista multimediale'
