(ANSA) - BOLOGNA, 18 APR - La macchina dei trapianti, al
policlinico Sant'Orsola di Bologna, ha vissuto giorni di grande
intensità: dal 12 al 15 aprile, infatti, sono stati fatti undici
trapianti: sei di fegato, quattro di rene (per due è stato
necessario il doppio trapianto) e una di polmoni: i pazienti
sono tre donne e otto uomini con età dai 29 ai 71 anni,
provenienti da varie parti d'Italia.
Ad oggi sono stati eseguiti 27 trapianti di rene, di cui 10
da vivente, 35 di fegato e 3 di polmone, un andamento già
superiore a quello del 2021 che è stato un anno record per i
trapianti nonostante l'emergenza Covid.
Tre organi sono pervenuti da donatori a cuore fermo, due dei
quali prelevati direttamente al Sant'Orsola.
Quella del trapianto da donatore a cuore fermo è una tecnica che
consente l'utilizzo di organi di un maggiore numero di
potenziali donatori ma che richiede una macchina organizzativa
estremamente presente e con competenze specifiche di alto
livello per garantire la qualità dell'organo prelevato. Una
macchina che coinvolge in maniera particolare anestesisti,
perfusionisti dell'ecmo team diretto da Antonio Siniscalchi,
chirurghi vascolari, radiologi e anatomo patologi, il tutto con
la regia del coordinamento donazioni d'organo del Sant'Orsola.
I chirurghi che hanno eseguito i trapianti di fegato e di
rene sono stati il prof. Matteo Ravaioli e il prof Matteo
Cescon, insieme alla loro equipe di giovani chirurghi che si
sono alternati tra prelievi e i trapianti. Il trapianto di
polmone è stato eseguito da Piergiorgio Solli. Grande anche il
lavoro di tutti gli infermieri nei reparti e sala operatoria.
Tutto questo durante un periodo in cui il covid ancora grava sul
lavoro e l'organizzazione imponendo procedure molto rigide ma
indispensabili per garantire la sicurezza dei pazienti. I
pazienti sono seguiti dalla Nefrologia diretta dal prof Gaetano
La Manna e dalla Medicina interna per il trattamento delle gravi
insufficienze d'organo diretta da Cristina Morelli. (ANSA).
Trapianti: al S.Orsola undici interventi in quattro giorni
All'ospedale bolognese l'andamento è superiore al 2021
