Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sottrae 300mila euro all'azienda per giocare d'azzardo

Sottrae 300mila euro all'azienda per giocare d'azzardo

Attraverso due carte di credito intestate a un dipendente

RAVENNA, 24 marzo 2022, 16:39

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Attraverso due carte di credito intestate a un dipendente, si era appropriato di circa 300mila euro di liquidità aziendale per usarla nel gioco d'azzardo.
    Protagonista di quanto contestato dalla guardia di Finanza di Ravenna, è un imprenditore della provincia romagnola. Le verifiche del nucleo di polizia economico-finanziaria erano partite da una società del settore della carpenteria metallica e si erano canalizzate poi sull'effettività di alcuni rapporti commerciali con altre imprese.
    Dalla disamina delle movimentazioni bancarie era emerso come dal conto corrente di una delle società interessate dalle indagini fossero state bonificate ingenti somme di denaro su due carte di credito intestate a un dipendente per importi di gran lunga superiori agli stipendi per un totale di 300 mila euro.
    L'operaio in questione era del tutto inconsapevole sia delle operazioni finanziarie a suo favore sia dell'esistenza delle due carte di credito postali a lui intestate. Gli accertamenti della Fiamme Gialle hanno mostrato che le disposizioni di trasferimento dei fondi societari erano partite appunto dall'imprenditore il quale, sebbene non rivestisse formali cariche, era amministratore di fatto tanto da avere delega a operare su quei conti correnti. Attraverso l'analisi dettagliata delle spese, i finanzieri hanno infine appurato che le somme erano state pressoché completamente usate in due sale gioco del ravennate nelle quali l'imprenditore è risultato essere giocatore abituale: secondo l'accusa, avendo avuto la disponibilità del documento d'identità del dipendente, era cioè riuscito a fargli intestare due carte di credito per potere poi giocare senza apparire in prima persona.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza