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Mostre: Zaganelli, storia di un Cristo portacroce acquisito

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Mostre: Zaganelli, storia di un Cristo portacroce acquisito

Dall'11 dicembre al Museo civico Luigi Varoli di Cotignola

RAVENNA, 22 novembre 2021, 12:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola (Ravenna) presenta 'Novena', una mostra che ruota intorno all'acquisizione da parte del Comune di un dipinto ad olio che raffigura un Cristo portacroce realizzato da Francesco e Bernardino Zaganelli. L'opera proviene da una collezione privata bolognese e si potrà ammirare, dopo l'intervento di restauro condotto da Michele Pagani, dall'11 dicembre al 6 marzo a Palazzo Sforza, insieme ad altre due versioni dello stesso soggetto realizzate dai Zaganelli e agli interventi di due artisti contemporanei: Franco Pozzi, che esporrà cinque disegni a matita, e Nicola Samorì, che presenterà un dipinto realizzato ad olio.
    La mostra nasce da un'idea dell'assessore alla Cultura Federico Settembrini e si avvale della curatela di Raffaella Zama. Il titolo, 'Novena', suggerito da Franco Pozzi, oltre ad alludere ad una pratica di preghiera e di meditazione, gioca sulla ricorsività del numero nove, presente anche nel percorso espositivo: nove le versioni conosciute del Cristo portacroce e nove le opere in mostra, tre le versioni del Cristo degli Zaganelli, cinque i disegni di Pozzi, uno il dipinto di Samorì.
    'Novena' si pone come un'occasione straordinaria per celebrare due figure molto apprezzate, "il fiore più fragrante" - come scrisse Roberto Longhi - della pittura in Romagna tra Quattro e Cinquecento: Francesco e Bernardino Zaganelli. In sé racchiude anche la storia di un ritorno atteso, quello dei due fratelli pittori a Cotignola, loro paese d'origine. Il dipinto, in questo contesto, diventa anche simbolo, punto di partenza e presenza centrale, della futura sezione del Museo Varoli dedicata agli Sforza e ai suoi pittori del Rinascimento.
   

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