Emergono nuovi elementi storici
dagli scavi in corso davanti al Castello di Ferrara e realizzati
nel contesto dei lavori di ripavimentazione dell'area che
lambisce la fortezza estense. Come spiega l'archeologa
responsabile della tutela di Ferrara, Chiara Guarnieri, è stata
scoperta, nella sua interezza, la base del rivellino del
Castello. Il rivellino rappresenta un elemento della
fortificazione staccato dalla cinta muraria e posto in posizione
avanzata, identificabile con l'entrata Nord del Castello
Estense, prima del rifacimento Cinquecentesco. La scoperta si
unisce a una serie di ulteriori elementi emersi negli ultimi
giorni. In particolare gli scavi stanno portando alla luce
indizi riferibili a un'intera sequenza di case, forse botteghe,
che storicamente si affacciavano sul lato opposto della
fortezza. "Se inizialmente i lavori - dice Guarnieri -
interessavano una zona ancora di pertinenza del Castello,
nell'attuale lato di scavo si trovano i resti delle abitazioni
che sorgevano di fronte, che delineano un quadro più articolato,
da cui emergono i profili di abitazioni e da cui sembrano
riaffiorare anche i perimetri di un cortile, di datazione esatta
da stabilire".
"Il lavoro meticoloso di ricerca storica che questi
professionisti stanno mettendo in campo è straordinario",
commenta il sindaco Alan Fabbri. "È e sarà nostro impegno
valorizzare l'esito di questo importante lavoro e dare il nostro
contributo affinché le nuove scoperte siano conosciute e
promosse. Dopo alcuni decenni dagli ultimi lavori, l'attuale
intervento di ripavimentazione è anche occasione per
rintracciare nuovi segni del passato".
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