Il Museo di San Colombano -
Collezione Tagliavini di Bologna prosegue la sua attività
concertistica il 12 novembre alle 21 ospitando un quartetto
strumentale dell'Ensemble Zefiro costituito dall'oboista Paolo
Grazzi, uno dei fondatori del gruppo, dalla violinista Rossella
Croce, dal fagottista Alberto Grazzi e dal clavicembalista
Francesco Corti.
La locandina della serata accosta le opere di alcuni dei più
grandi compositori dell'epoca tardobarocca a due compositori
meno conosciuti ma che hanno apportato un contributo
significativo a quel repertorio musicale. Si comincia con Georg
Friedrich Händel del quale verrà suonato il Concerto a 4 in re
minore per oboe, violino, fagotto e basso continuo, un brano
dall'attribuzione incerta, che alcune fonti manoscritte
conservate in due biblioteche tedesche indicano "del Sig.
Telemann" e altre "Par le Sieur Händel". I due compositori
intrattennero una fitta corrispondenza su argomenti musicali,
oltre che sul giardinaggio di cui erano entrambi appassionati, e
forse questo generò qualche scompiglio sulla paternità di questo
Concerto. A seguire verrà presentata la Sonata in do minore di
Vivaldi, una delle più importanti del repertorio oboistico,
scritta presumibilmente nel 1716, anno in cui il Principe
Elettore di Sassonia si recò a in visita a Venezia. Meno
conosciute sono invece le quattro Sonate "Hiskia agonizzante e
risanato", "Il lamento di Hiskia per la morte annonciatagli e le
sue preghiere ardenti", "La di lui confidenza in Iddio" e
"L'allegrezza del Re convalescente" del tedesco Johann Kuhnau,
brani destinati ad una esecuzione in famiglia nella tradizione
della Hausmusik. Seguirà la più familiare Sonata BWV 1019 per
violino e clavicembalo di J.S.Bach e, in chiusura, il Trio in re
minore per oboe, violino e basso continuo di Joan Pla,
compositore catalano virtuoso di oboe come suo fratello José:
assieme si esibirono nelle corti di tutta l'Europa, da Madrid a
Lisbona, da Parigi a Londra e Amsterdam, stabilendosi infine
alla corte di Ludwigsburg in Germania.
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