L'appartamento del Principe della
Reggia di Colorno (Parma) ospita dal 16 ottobre all'8 dicembre
'Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi', un'ampia
rassegna di immagini di Carla Cerati (1926-2016). Le 88 foto,
tutte provenienti dal fondo Cerati presso lo Csac di Parma che
le presta per l'occasione, ritraggono personaggi che lei ebbe
modo di frequentare: scrittori (Calvino, Pasolini, Marquez,
Vargas Llosa, tra gli altri), artisti, architetti, gente del
teatro (memorabile una serie di immagini del Living Theatre con
le tipiche contorsioni dei corpi e dei volti).
"Altrettanto significativi - spiega il curatore Sandro
Parmiggiani - sono i nudi di donna in bianco e nero,
sorprendenti e affascinanti perché si coglie quanto diverso sia
lo sguardo femminile sul corpo della donna, interessato
all'armonia delle forme, rispetto a quello maschile, e i
paesaggi, soprattutto quelli delle Langhe, che evocano le
atmosfere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio e che sono in
sintonia con le ricerche sul segno nell'arte e nella fotografia
degli anni Sessanta".
Nel 1966 Carla Cerati è a Firenze a documentare l'alluvione;
nel 1968 entra in alcuni ospedali psichiatrici e pubblica un
libro, da lei firmato assieme a Gianni Berengo Gardin, 'Morire
di classe', che, rivelando le sofferenze delle persone
ricoverate nei manicomi, svolge un ruolo fondamentale nel
mutamento della coscienza collettiva. Nei primi anni Settanta
documenta il mondo milanese dei cocktail party, fotografa la
contestazione studentesca e le lotte operaie, i processi (tra
cui quello 'Calabresi-Lotta Continua'). Dagli anni Ottanta si
dedica alla fotografia delle nuove architetture, ennesima
manifestazione di un paesaggio che cambia. Dal '73 ha affiancato
all'attività di fotografa quella di scrittrice, pubblicando vari
romanzi, spesso finalisti ai Premi Strega e Campiello.
La grande fotografia è protagonista alla Reggia di Colorno
fino all'8 dicembre anche con la mostra di Ferdinando Scianna,
aperta dal 12 settembre, dedicata a Leonardo Sciascia e Jorge
Louis Borges.
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