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Competenze digitali per promuovere itinerari culturali in Ue

Competenze digitali per promuovere itinerari culturali in Ue

Al via progetto europeo, in prima fila Emilia-Romagna e Sicilia

BOLOGNA, 10 novembre 2020, 16:47

Redazione ANSA

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Archivio ATRIUM - Foto: Luca Massari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Archivio ATRIUM - Foto: Luca Massari - RIPRODUZIONE RISERVATA
Archivio ATRIUM - Foto: Luca Massari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove competenze, in particolare digitali, per promuovere gli itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa: è il senso del progetto 'The Fab Routes' finanziato dal programma Erasmus+ dell'Ue. Il progetto durerà 24 mesi (fino al 30 settembre 2022) e coinvolge in primis gli enti gestori di sei itinerari culturali riconosciuti tra cui 'Atrium - Architettura dei regimi totalitari del XX secolo nella memoria urbana dell'Europa' con sede a Forlì - e che è capofila di progetto - e 'La Rotta dei Fenici', con base a Castelvetrano (in Sicilia). Si tratta di due dei cinque itinerari culturali certificati dal Consiglio d'Europa in Italia.

Tra gli altri partner ci sono la fondazione greca 'Le strade europee dell'Albero di Olivo', l'Associazione europea per la conservazione e promozione della cultura e del patrimonio ebraico (Lussemburgo), il network di cooperazione degli itinerari europei dell'Imperatore Carlo V (Spagna) e la tedesca Netz che gestisce la 'Via Regia'. Responsabile scientifico del progetto è l'Università di Bologna col Centro di studi avanzati sul turismo con sede a Rimini.

Ad oggi il Programma 'Itinerari Culturali' del Consiglio d'Europa (1987) certifica 40 itinerari in tutta Europa per dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio culturale e la cultura dei diversi Stati d'Europa abbiano contribuito a creare un patrimonio culturale condiviso. Anche alla luce di una prospettiva post Covid-19, il turismo lento e sostenibile, fatto di piccoli gruppi e destagionalizzato, si candida a diventare fondamenta per una nuova strategia del turismo culturale.

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