Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: scovata una 'falla' nel sistema immunitario

Covid

Covid: scovata una 'falla' nel sistema immunitario

Studio di Unimore sulle cellule dei malati gravi

BOLOGNA, 21 ottobre 2020, 14:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un malfunzionamento nella produzione dell'energia dei monociti, le cellule dell'immunità innata, impedisce al sistema immunitario dei malati gravi di Covid-19 di contrastare efficacemente il coronavirus. Ad affermarlo è uno studio dell'Università di Modena e Reggio Emilia, pubblicato sulla rivista Embo Molecular Medicine. Il lavoro del team di Unimore, coordinato dal professor Andrea Cossarizza e coadiuvato dalle ricercatrici Lara Gibellini e Sara De Biasi, fa seguito ad altre scoperte dell'Università di Modena sul Sars-Cov2.

Recentemente il team del professor Cossarizza aveva scoperto che i linfociti (le cellule del sistema immunitario adattivo, che sviluppano gli anticorpi incaricati di combattere le infezioni) presentavano una specie di esaurimento funzionale. Il passo successivo, spiega Cossarizza all'ANSA, è stato quello di indagare i monociti: le cellule dell'immunità innata, in pratica i primi 'soldati' che il sistema immunitario mette in campo in caso di necessità. Queste cellule combattono le infezioni e, nel caso la loro azione sia insufficiente, forniscono ai linfociti le informazioni necessarie per attivare la loro risposta.

La 'falla' individuata da Unimore è nel malfunzionamento dei mitocondri, responsabili della produzione di energia dei monociti. Insomma è come se una macchina fotografica fosse dotata di pile scariche o malfunzionanti. I monociti però continuano a produrre le molecole infiammatorie: elemento, anche questo, capace di spegnere la risposta dei linfociti. "Sulla base di questo studio - spiega il professor Cossarizza - è dunque possibile ipotizzare che nei polmoni dei pazienti che sviluppano una malattia grave arrivino dei monociti disfunzionali, non in grado di risolvere immediatamente l'infezione". Questo, aggiunge, consente non solo di capire meglio la malattia ma anche "di pensare ad approcci terapeutici integrati".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza