Olivero, la filiera unita crea ricchezza

Una sfida che va colta anche dai governi che verranno

Redazione ANSA PARMA

''La sfida di Cibus va colta, anche dai governi che verranno a prescindere dal colore politico, perché parte da una profonda visione di filiera , dall'agricoltura alla trasformazione fino alla distribuzione, che hanno lavorato in una logica non di segmentazione ma di convergenza nella prospettiva di un unico e grande obiettivo: costruire nuova ricchezza''. Lo ha detto il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero, intervenuto al convegno inaugurale della 19/ma edizione del Salone Internazionale dell'Alimentazione.

Cibus, per il vice ministro ''è un perfetto mix tra tradizione e innovazione. Ci si confronta sul genoma editing, sulla geolocalizzazione e i sensori attivi insieme all'agricoltura di precisione ma, al contempo, c'è anche la tipicità e la tradizione agricola. Qui, con l'obiettivo della crescita di sistema, si riuniscono le grandi aziende del comparto agroalimentare con realtà più piccole nella consapevolezza di non incontrare nelle Pmi un competitor ma un motore di innovazione. Il Mipaaf negli ultimi anni ha incentivato l'agricoltura di precisione con l'obiettivo di incrementarla del 10% entro il 2021.

Nel Paese c'è richiesta di nuove tecnologie per monitorare e gestire big data per creare uno sviluppo efficiente e sostenibile. In questa crescita dobbiamo, come qui a Cibus, agire come filiera propulsiva, non segmentando ma pronti a collaborare. L'innovazione è un passo importante per quella Food R-Evolution, ma si deve fondere nel rispetto della tradizione agroalimentare e nel rispetto della biodiversità. Abbiamo bisogno dell'innovazione per garantire sostenibilità ambientale e sociale. Questo - ha concluso Olivero - è il modello produttivo italiano che dobbiamo difendere per essere contemporanei e vincenti nella competizione mondiale''.

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