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Venezia 1600, lo sguardo di Galimberti e Berengo Gardin

Due mostre allestite alla Fondazione di Venezia e alla Casa dei Tre Oci

Redazione ANSA VENEZIA

VENEZIA - La fotografia come "fil rouge" per celebrare i 1600 anni di Venezia. La Fondazione di Venezia sceglie di omaggiare l'importante traguardo della città lagunare con due mostre, allestite rispettivamente nella sede di Rio Novo e alla Casa dei Tre Oci. 'Venezia, Gianni Berengo Gardin e Maurizio Galimberti. Due sguardi a confronto' è un percorso parallelo nell'arte dei due grandi maestri della fotografia del Novecento, in un ideale itinerario attraverso la città. "È la dimostrazione di come le differenze di stile possano arricchirsi a vicenda, in un dialogo a distanza che costituisce vera poesia", ha commentato oggi, nel corso della conferenza di presentazione, il curatore, Denis Curti. 'La Venezia umana - La Venezia disumana', alla Giudecca, accompagna invece il visitatore in una serie di contraddizioni della città, fatta di luci e ombre. Per il presidente del Circolo Fotografico La Gondola, Massimo Stefanutti, "in questa esposizione, gli autori hanno voluto narrare con le proprie fotografie una realtà sempre più difficile da gestire, mettendo in luce tutti gli aspetti negativi". "Abbiamo voluto partecipare alla celebrazione del compleanno di Venezia toccando tutti i suoi punti, anche l'area metropolitana, con una mostra all'M9 di Mestre. - ha commentato il presidente della Fondazione, Michele Bugliesi - Tutte e tre le esposizioni vogliono essere un percorso non banale, in grado di raccontare una Venezia che nel corso dei secoli ha avuto una mutazione significativa".

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