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Capolavori Accademia San Luca esposti a Forte Bard

Capolavori Accademia San Luca esposti a Forte Bard

Da Raffaello a Balla, 115 opere provenienti da Palazzo Carpegna

AOSTA, 30 giugno 2017, 19:26

Redazione ANSA

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GUIDO RENI, La Fortuna, olio su tela, 1637 ca., 165x135 cm Accademia Nazionale di San Luca, Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

GUIDO RENI, La Fortuna, olio su tela, 1637 ca., 165x135 cm Accademia Nazionale di San Luca, Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
GUIDO RENI, La Fortuna, olio su tela, 1637 ca., 165x135 cm Accademia Nazionale di San Luca, Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

AOSTA - Un viaggio culturale di cinque secoli, un itinerario antologico di 115 opere provenienti da una delle più antiche e importanti istituzioni culturali italiane: è la proposta espositiva del Forte di Bard che da domani e fino al 7 gennaio 2018 ospita 'I capolavori dell'Accademia Nazionale di San Luca. Da Raffaello a Balla'.
    Il percorso, curato da Vittorio Sgarbi, Francesco Moschini e Gabriele Accornero, prende le mosse dall'opera più preziosa: un affresco raffigurante un putto dipinto da Raffaello Sanzio. E poi alcune testimonianza dei centri rinascimentali più influenti nella penisola, la Toscana e il Veneto, con capolavori di Agnolo Bronzino, Giambologna, Jacopo da Bassano e Palma il Giovane. Il Seicento è rappresentato da opere di Guido Reni, Guercino e Gian Lorenzo Bernini. E poi capolavori di Rubens e Van Dyck e di esponenti della pittura fiamminga e olandese testimoniano il respiro internazionale della collezione.
    E' la prima volta che un corpus così ricco di opere lascia palazzo Carpegna, prestigiosa sede romana dell'accademia. Giovan Battista Piazzetta e le splendide vedute archeologiche di Giovanni Paolo Pannini documentano il Settecento, che si chiude con l'olio di Angelika Kauffmann, l'Allegoria della Speranza.
    L'Ottocento si apre nel segno del ritratto: Andrea Appiani, Elisabeth Vigée-Lebrun, i gessi di Canova e Thorvaldsen e l'Atleta Trionfante di Francesco Hayez. La parte finale è dedicata al movimento milanese degli Scapigliati, con dipinti di Tranquillo Cremona e Federico Faruffini. Esposti anche due olii di Giacomo Balla, un Autoritratto e il grande Contadino del 1902.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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