Edipo a Colono di Sofocle, gli ultimi
giorni del'ex re di Tebe cieco e ramingo che trova finalmente un
posto dove morire in pace, "è una tragedia sulle frontiere
materiali e metafisiche - dice Yannis Kokkos, che firma
allestimento, scene e regia della tragedia che apre l'11 maggio
il Festival del Teatro Antico a Siracusa - sul mistero della
libertà umana prima dell'onnipotenza degli dei, della
responsabilità, della vecchiaia e della gestione politica della
città, ed è anche un poema intimo, un viaggio mentale".
E' in questo senso che lo vive e lo interpreta Massimo De
Francovich, classe 1936, uno dei grandi vecchi attori che oggi
calcano le nostre scene, maestri che hanno vissuto in 60 anni di
lavoro tutte le vicende del teatro del secondo '900.
Una tragedia, nonostante il finale di liberazione, quasi di
redenzione del povero Edipo, segnata dalla maledizione per
l'inseguimento dei fantasmi del passato e quindi da un'angoscia
esistenziale che si scioglie nel mistero della fine del re
cieco.
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