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La Costa Smeralda compie 60 anni e si rinnova

Dal fondatore Aga Khan al Qatar, resiste mito vacanze di lusso

di Andrea Frigo PORTO CERVO

La Costa Smeralda compie 60 anni e celebrerà l'anniversario con una serie di eventi ancora top secret, a partire da maggio. Ma intanto anche il paradiso dei vip, in questo angolo di Gallura dal mare cristallino e dalle rocce di granito scolpite dal vento, deve fare i conti con la situazione internazionale. Prima la pandemia, ora la guerra in Ucraina che sta creando gravi ripercussioni per il turismo in Sardegna: sono tanti, infatti, i russi di casa in Costa Smeralda

. "I mercati ex Unione Sovietica hanno un certo peso nell'economia turistica della Costa Smeralda - spiega all'ANSA il presidente del Consorzio, l'avvocato cagliaritano Renzo Persico - è quindi chiaro che ci saranno delle ricadute sulla stagione, ma è bene sottolineare come la Costa Smeralda abbia sempre avuto una segmentazione geografica molto diversificata che ci permette di mitigare l'impatto di singoli mercati geografici in flessione e di conseguire quindi, anche in momenti come questi, una buona performance complessiva". Esattamente 60 anni fa, il 12 marzo 1962, veniva fondato il Consorzio Costa Smeralda dall'Aga Khan e altri cinque soci fondatori. Oggi asset immobiliari e terreni sul mare sono di proprietà di Smeralda Holding, società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority. "Il principe Aga Khan è stato e sarà sempre colui che ha dato vita a un sogno, creando un intramontabile mito turistico. Ma a chi oggi continua a perpetuare quell'intuizione - sottolinea l'attuale presidente del Consorzio - va altrettanto merito per aver saputo conservare e migliorare, adeguando ai cambiamenti sociali, demografici, tecnologici e ambientali, una destinazione turistica che grazie alla sua organizzazione privata e alla connotazione del suo territorio è riuscita a essere un riferimento competitivo di pari passo con l'evoluzione delle esigenze del turismo di lusso internazionale.

Nell'ultimo quinquennio il comparto hospitality delle strutture consorziate ha sviluppato un piano industriale di rinnovamento investendo nella ristrutturazione dei propri asset e mettendo in atto una strategia di diversificazione dell'offerta che ha attirato a Porto Cervo alcuni dei più importanti brand della ristorazione internazionale". Sostenibilità e ambiente sono le parole chiave della "nuova" Costa Smeralda. "Il Consorzio - prosegue Persico - mantiene sane e pulite 22 spiagge su un tratto di 55 chilometri di coste della Gallura ottenendo i massimi punteggi nei criteri di qualità delle acque di balneazione e del servizio offerto. L'area consortile è costituita dal 96.3% di territorio verde. Questa percentuale è rimasta invariata durante questi 60 anni, ma nel frattempo la destinazione turistica Costa Smeralda è radicalmente cambiata. All'epoca della sua fondazione, la Costa Smeralda - che, ricordiamolo, è un marchio registrato e non un toponimo - era come un club privato, una comunità esclusiva, che venne popolata coinvolgendo tutto l'entourage del principe e molti esponenti del jet-set internazionale. Questo insediamento ha dato vita alla crescita delle località limitrofe che hanno beneficiato di un'economia di riflesso molto rilevante per la realtà locale. In questo contesto la Costa Smeralda ha mantenuto il suo carattere distintivo. Ogni nostro progetto - conclude Persico - punta e punterà a preservare nel tempo questo territorio e a creare valore".

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