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Il Museo del Cinema si rifà il look, progetto da 20 milioni

All'entrata un nuovo video ne racconta l'origine

Redazione ANSA TORINO

TORINO - Il Museo del Cinema rinnova il piano di accoglienza della Mole Antonelliana. In attesa dell'ammodernamento complessivo della struttura, un progetto del valore di 20 milioni di euro che verrà presentato alle istituzioni nel mese di gennaio, l'ingresso diventa un ampio spazio destinato a mostre temporanee, come quella dedicata a Diabolik inaugurata nei giorni scorsi. Un ambiente accogliente, stimolante e sostenibile, grazie anche all'iniziativa Mnc Recycle, oggetti realizzati con i materiali promozionali in disuso del Museo dalle detenute del carcere di Torino. "Dopo 20 anni un museo come il nostro, peraltro dedicato a un'arte che ha subito enormi trasformazioni, va aggiornato e riallestito", spiega il presidente Enzo Ghigo, che ha presentato alla stampa il rinnovato piano di accoglienza con il direttore Domenico De Gaetano. Rimossi i vecchi arredi, un nuovo sistema di illuminazione valorizza gli elementi architettonici della Mole, creando una alternanza di forme, luci, colori e ombre. Le colonne perimetrali si accendono come lanterne, faretti illuminano lo spazio espositivo, mentre una luce posizionata sotto il vano dell'ascensore panoramico crea un ulteriore effetto scenografico. All'ingresso un grande schermo ledwall propone una inedita video installazione, con protagonisti niente meno che l'architetto Alessandro Antonelli e la storica del cinema Maria Adriana Prolo, "immerge da subito il pubblico nell'avventura umana e appassionata che portò alla creazione di questo museo - spiega il presidente Ghigo - tra i più amati in Italia e visitato in 20 anni da 11 milioni di persone". Le novità anticipano la grande trasformazione dell'esposizione, che prevede tra l'altro la realizzazione di una nuova biglietteria, con copertura in vetro, e della caffetteria nell'adiacente giardino. Il progetto è già stato visionato ed avvallato dalla Sovrintendenza. Non è però tutto: il Museo del Cinema si sta anche preparando a una profonda revisione delle sue attività, a partire dal Torino Film Festival. "Ci stiamo interrogando su quale modello di Festival", conclude Ghigo. "Perché è chiaro - aggiunge De Gaetano - che la fruizione del cinema sta cambiando insieme ai gusti del pubblico. Vogliamo lavorare per accogliere e capire il cambiamento in corso, per offrire al pubblico un Museo e un prodotto culturale sempre più interessante e figlio del tempo".

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