La Cultura Walser si candida a
Patrimonio dell'umanità Unesco. L'iniziativa è dell'Associazione
Internazionale Walser, che ha riconosciuto nella Valsesia, in
Piemonte, il punto di partenza di un progetto che coinvolge
anche altre tre nazioni custodi del patrimonio dell'antica
popolazione germanica dei Walser: Austria, Svizzera e Francia.
Il via ufficiale a Varallo Sesia, con il presidente
dell'Associazione Internazionale Walser Paus Schnidrig, presenti
fra gli altri Elena Sinibaldi per l'ufficio Unesco del Ministero
della Cultura, il sindaco di Varallo e presidente della
Provincia di Vercelli Eraldo Botta, e il consigliere regionale
Angelo Dago.
Obiettivo, salvaguardare e rendere visibile il patrimonio
culturale del popolo Walser: non solo monumenti e oggetti, ma
anche linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti
e feste, pratiche concernenti la natura e l'artigianato
tradizionale. E' un patrimonio soprattutto immateriale, ritenuto
fondamentale per il mantenimento della diversità culturale di
fronte alla globalizzazione.
L'Associazione Walser ha già lavorato al progetto della
candidatura per un anno e mezzo, mettendo al centro l'idea di
ritracciare l'itinerario multinazionale percorso da questo
popolo di migranti nella sua storia. La candidatura, spiegano i
promotori dell'iniziativa, "nasce dalla volontà di non ridurre
questo patrimonio a delle coordinate geografiche, ma di
estendere a più campi possibili e comunicare tramite mezzi
innovativi questi preziosi e unici saperi".
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