È "Fano Architetti dell'Umano" il
tema scelto dalla città di Fano (Pesaro Urbino) per candidarsi
a Capitale della Cultura 2022, il cui dossier è stato presentato
alla cittadinanza da Ivan Antognozzi, project manager della
candidatura. Fano punta su alcuni elementi distintivi: il
patrimonio archeologico di epoca romana, visibile in vari spazi
d'uso della città, le tradizioni legate al Carnevale, il
rapporto con il mare, l'attenzione a politiche specifiche per i
più piccoli. Il tutto sotto l'egida della figura-simbolo di
Marco Vitruvio Pollione, autore in Età Augustea di De
Architectura, il testo che definisce il canone dell'arte
edificatoria classica, della cultura umanistica, poi ripreso in
età rinascimentale e in epoche successive. A Fano Vitruvio forse
è nato, di sicuro qui ha costruito la sua Basilica e per la
comunità fanese Vitruvio e il De Architectura rappresentano un
segno di appartenenza. Vitruvio ha rivendicato la dignità della
disciplina umanistica all'architettura, fino a quel momento
relegata al novero delle attività pratiche, mettendo al centro
del progetto costruttivo e della sua visione del mondo l'uomo,
il suo sistema di relazioni e il suo rapporto con la natura. Una
visione dalla quale la contemporaneità si è gradualmente
allontanata e che "Fano Architetti dell'Umano vuole recuperare,
attraverso gli insegnamenti vitruviani e la sua celebre
definizione di architettura, ossia l'unione di Firmitas,
Utilitas e Venustas: solidità, utilità e bellezza. Parole che
nel progetto fanese possono essere traslate in sostenibilità,
accessibilità e benessere. Tre i pilastri del dossier: città
abitabile, non solo in senso estetico, ma sociale; città
dell'innovazione aperta, legata alla dimensione dello sviluppo
economico, della coesione territoriale e della modernizzazione,
con la possibilità per i giovani di sperimentare percorsi di
co-creazione in vari settori; città del riuso e della
riattivazione delle risorse. Quattro i 'cantieri' materiali e
immateriali: il Museo del Teatro Romano, Fano città del
Carnevale, Fano città delle Bambine e dei Bambini, il rapporto
con il mare. Il nuovo Museo Archeologico dedicato a Vitruvio,
nell'area appena acquistata dal Comune dove insiste l'antico
Teatro Romano, sarà concepito non come spazio esclusivamente di
conservazione e esposizione, ma come laboratorio di nuove
visioni e di co-progettazione che coinvolgerà creativi,
scuole, imprese, centri di ricerca , università, laboratori
giovanili. Fano è la città del Carnevale più antico d'Italia,
risalente al 1347, che viene celebrato ogni anno con tre
domeniche di sfilate dei carri allegorici. Un evento che va
ripensato come processo produttivo e creativo con nuovi servizi
fruibili tutto l'anno. Nel 2022 sarà realizzata e inaugurata la
Fabbrica del Carnevale, nell'ex collegio del Sant'Arcangelo,
Ospiterà un Museo del Carnevale con un laboratorio di
progettazione e prototipazione dei carri carnevaleschi. Fano è
stata la prima città in Italia ad adottare politiche specifiche
per bambini e bambine. Per la candidatura è prevista una
qualificazione dei servizi e funzioni per creare una città
accogliente, accessibile e inclusiva, attenta a tutte le fasce
deboli, come diversamente abili e anziani. Infine, la riscoperta
del rapporto con il mare e la civiltà marinara. Il Comune
pubblicherà, a dicembre 2020, una Open Call Internazionale per
la riqualificazione del Waterfront, tenendo conto del nuovo
approccio alla progettazione architetturale e urbanistica,
privilegiando la sottrazione e la sostituzione come contrasto
al consumo di suolo e ai cambiamenti climatici. Un'impostazione
che Vitruvio avrebbe approvato.
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