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Alla scoperta della Fortezza del Varignano dove Garibaldi fu operato alla gamba

Il 25 e 26 marzo, per le Giornate del Fai, in mostra cimeli garibaldini e risorgimentali

Redazione ANSA LA SPEZIA

  FORTEZZA DEL VARIGNANO  - Era il 1862 quando illustri chirurghi ortopedici quali il professor Francesco Rizzoli di Bologna e il professor Luigi Porta di Pavia vennero chiamati alla fortezza del Varignano (La Spezia) per tentare di salvare la gamba a Giuseppe Garibaldi, ferito nella battaglia dell'Aspromonte, catturato e trasferito nella rocca spagnola di Forte Varignano, alla Spezia, una splendida struttura che allora ospitava un carcere e oggi è la sede del Comsubin della Marina Militare. Per la prima volta, la rocca verrà aperta al pubblico, il 25 e 26 marzo in occasione delle Giornate di Primavere dal Fai. Nei due giorni al Varignano sarà allestita dal museo civico Etnografico Podenzana della Spezia una mostra di cimeli garibaldini e risorgimentali, il cosiddetto Museo Garibaldino che raccoglie un nucleo collezionistico di particolare pregio storico. Saranno esposti pezzi rari e unici relativi alla vicenda del ferimento e dell'incarceramento di Garibaldi al Varignano. I cimeli provengono in larga parte da donazioni provenienti da archivi privati di famiglie spezzine. In mostra le famose giubbe rosse e parti delle uniformi della Guardia Nazionale, due lettere autografe che Garibaldi scrisse alla Società di Mutuo Soccorso della Spezia, reliquie e oggetti usati da Garibaldi, oltre a ritratti e documentazione storica. (ANSA).
   

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