Molti hotel della Riviera
romagnola, ma anche bar e ristoranti, stanno faticando a trovare
personale per la stagione estiva. "È un problema grosso", spiega
la presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis, "una
realtà oramai per tutta l'Italia. Bisogna ricostruire un patto
tra lavoratori e datori di lavoro. Il turismo è un settore
bellissimo, ma gli va ridata dignità". Per Rinaldis "molti
preferiscono ristori e reddito di cittadinanza, mentre va ridato
valore al lavoro". E quindi si auspica di "trovare delle forme
per assumere più persone. Mettiamo i soldi a favore del
lavoratore e non soltanto a fondo perduto".
Eppure il lavoro c'è e le aspettative per gli arrivi
turistici sono alte. Con il rallentamento dei contagi e le
riaperture, gli albergatori riminesi aspettano il ritorno degli
stranieri dopo la scarsa presenza del 2020. "Questa è la nostra
più grande sfida", ha commentato l'albergatrice e rappresentante
di categoria, che dice però di non avere la palla di cristallo
sulla stagione. "Facciamo fatica oggi a dare dei dati, perché è
una stagione che parte oggi. Ma vediamo che ogni giorno che
passa ci sono sempre più richieste". Molti tedeschi, ad esempio,
che tradizionalmente vengono in Riviera per le festività
primaverili della Pentecoste - spiega sempre Rinaldis - hanno
spostato il soggiorno a settembre. Ci sono poi per gli
albergatori ancora dei dubbi sul Green pass: "Un Green pass
unico europeo può facilitare. Ad oggi ci sono ancora molte
domande che non hanno risposta".
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