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A San Pietroburgo sulle tracce della Rivoluzione

A San Pietroburgo sulle tracce della Rivoluzione

Mostre, eventi e tour sui luoghi che segnarono la storia

13 dicembre 2017, 16:01

Ida Bini

ANSACheck

San Pietroburgo, un 'immagine storica della presa del Palazzo d 'inverno - RIPRODUZIONE RISERVATA

San Pietroburgo, un 'immagine storica della presa del Palazzo d 'inverno - RIPRODUZIONE RISERVATA
San Pietroburgo, un 'immagine storica della presa del Palazzo d 'inverno - RIPRODUZIONE RISERVATA

SAN PIETROBURGO - A ottobre di cent’anni fa – per il nostro calendario a novembre – la rivoluzione cambiò il corso della storia nel Paese più grande al mondo, la Russia; la città di San Pietroburgo, epicentro degli eventi storici, ha organizzato mostre e manifestazioni che ricordano il passaggio dall’Impero zarista al governo bolscevico di Vladimir Lenin e le sue conseguenze culturali, sociali e politiche. Il centenario è anche l’occasione per ripercorrere e conoscere i luoghi dove si consumarono le vicende storiche e riscoprire l’affascinante e colta città russa. Sulle rive della Neva il magnifico Palazzo d’Inverno, residenza dello zar e storica base dove si riunivano i ministri, fu il primo luogo preso d’assalto dai bolscevichi e bombardato dalla fortezza di Pietro e Paolo; a ricordare l’assalto in una sala da pranzo c’è un orologio da camino in bronzo che si fermò nel momento in cui le guardie rosse entrarono a Palazzo, annunciando il cambio di potere nel Paese.

Durante tutto l’inverno un maxischermo installato davanti al monumentale edificio proietterà immagini e filmati che rievocano la rivoluzione. Grandioso complesso architettonico voluto dallo zar Pietro il Grande, il Palazzo d’Inverno ospita cinque costruzioni tra cui l’Hermitage, il più prestigioso museo d’arte della Russia. Qui si può ammirare la collezione più straordinaria al mondo, raccolta per lo più da Caterina la Grande: oltre ai capolavori di Leonardo, Caravaggio, Rembrandt, Monet e Kandinsky, in occasione delle celebrazioni si può accedere fino al 4 febbraio alla mostra Il Palazzo d’Inverno e l’Hermitage nel 1917 e, fino al 14 gennaio, a La stampa e la Rivoluzione: pubblicazioni degli anni 1917-1922 dalle collezioni Hermitage.

Anche altre sedi museali hanno organizzato esposizioni per celebrare l’anniversario: il Museo della storia politica russa, edificio in stile Art Nouveau sequestrato nel 1917 dai bolscevichi e trasformato nel centro delle loro attività rivoluzionarie, ospita l’esposizione Le donne e la rivoluzione mentre nel Museo russo, dove è esposta la più grande collezione d’arte russa, dalle icone all’avanguardia, si possono ammirare le mostre Manifesti della Rivoluzione e Sogni di fioritura universale, sul ruolo dell’arte durante il periodo sovietico.

Anche nel Misp, il museo dell’arte del XX e XXI secolo, si celebra la rivoluzione con la mostra Diritto al futuro, che racconta gli eventi storici attraverso l’occhio artistico di autori provenienti da tutto il mondo, tra cui 12 italiani. In queste settimane d’inverno, quando la neve ricopre i palazzi barocchi color pastello e il fiume Neva in alcuni tratti è ghiacciato, San Pietroburgo - che dal 1914 al 1991 si chiamò prima Pietrograd e poi Leningrad - è ancora più bella. Capitale degli zar, è una città colta, artistica e innovativa, che conserva ancora quel fascino aristocratico e un po’ austero di un passato glorioso e che non ha dimenticato i luoghi che segnarono la rivoluzione del 1917.

Per scoprirli si parte da Palazzo Yusopov, dove fu ucciso Rasputin, consigliere dei Romanov; si raggiungono le mura della fortezza dei santi Pietro e Paolo sull’isola Zayachy, dove sono sepolti gli zar e dove venivano rinchiusi i prigionieri politici; si arriva, poi, al complesso del convento Smolny, quartier generale dei bolscevichi, edificio progettato dall’architetto italiano Giacomo Quarenghi nel 1806, da dove Lenin diede il segnale di inizio della rivolta. Da qui si giunge al palazzo di Tsarskoye Selo a Pushkin o palazzo di Caterina, ultima dimora degli zar. Imperdibile è anche la visita alla casa-museo di Vladimir Lenin, dove il giovane cospiratore visse nel 1894 e dove scriveva messaggi propagandistici per prepararsi, 20 anni dopo, alla rivolta armata.

Poco lontano c’è la stazione Finlyandsky, sulla sponda nord del fiume Neva, dove Lenin arrivò in treno e pronunciò uno dei suoi famosi discorsi e dove oggi, sulla piazza antistante, campeggia la sua statua. Attraccato sulla Neva, al ponte Blagoveschenskij, c’è l’incrociatore “Aurora” che sparò un colpo a salve per dare il segnale ai lavoratori e ai soldati di prendere d’assalto il Palazzo d’Inverno, dando così l’inizio alla rivoluzione; oggi è possibile fare una visita sull’incrociatore, trasformato in un museo galleggiante. Nel quartiere Udelnaya, non lontano dall’ultima casa di Lenin, c’è infine un mercatino delle pulci dove si possono trovare oggetti legati alla rivoluzione, dai vestiti ai berretti, dalle stelle a cinque punte al gioco da tavola “Una volta a Pietrogrado”, dove i personaggi ripetono il percorso di Lenin verso il quartier generale Smolny.

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