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Brand Italia vince anche per food & wine

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Ricerca Bit, stranieri 49% gastronauti, 35% spesa per cibo

MILANO, 08 febbraio 2018, 09:42

di Marisa Alagia

ANSACheck

iStock. VIAGGIART - RIPRODUZIONE RISERVATA

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iStock. VIAGGIART - RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO - Dopo una vacanza in Italia, alla ricerca delle specificità del territorio, del buon cibo, oltre che delle bellezze artistiche e culturali, il turista straniero tornato a casa continua a comprare prodotti italiani. Diventando un traino per altri turisti. Questi ambasciatori dell' Italian way of living, sono una delle tendenze emergenti più interessanti nel settore, secondo quanto emerge dalla ricerca 'Il turismo enogastronomico, driver della promozione del territorio a livello nazionale e locale', promossa da Fiera Milano Spa e dall'Osservatorio di Bit, la Borsa Internazionale del turismo (11-13 febbraio Fieramilanocity e Mico).

L'identikit del gastronauta, come viene chiamato questo nuovo tipo di viaggiatore, rileva che al 49% è straniero (in prevalenza francese, tedesco e inglese) ma il 50 % sono italiani che stanno scoprendo la ricchezza variegata dei loro territori. Dalla ricerca emerge che il 75% dei viaggiatori sceglie come meta di vacanza una destinazione rinomata per il cibo e l'impatto economico del settore è rilevante: il food & beverage rappresenta circa il 25% delle spese di ogni turista e può salire fino al 35%, cui si aggiunge l'indotto. Molti sono coloro che dichiarano di comprare in viaggio prodotti enogastronomici da portare a casa ed altrettanti quelli che continueranno a farlo una volta rientrati in patria. Il 59% dei turisti stranieri acquisterà cibo italiano e il 54% vino.

La riconoscibilità del marchio Italia e dei prodotti italiani fa da traino anche per le esportazioni agroalimentari: nel 2017 il volume ha superato i 40 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 70% nell'ultimo decennio Un impatto che è però anche qualitativo: il turismo enogastronomico caratterizza la destinazione, valorizza le mete meno note, contribuisce alla destagionalizzazione e favorisce la fidelizzazione dei viaggiatori. Per il Censis (2017) sono 13,7 milioni gli italiani che nel 2016 hanno fatto vacanze o gite giornaliere enogastronomiche, per un giro d'affari complessivo stimato da Città del Vino (2017) in circa 2,5-3 miliardi di euro, con prospettive di crescita. Non solo. Favorisce anche abitudini salutiste, con una maggiore attenzione per i cibi naturali. Viaggiatori che scelgono le destinazioni e quindi dove mangiare o acquistare prodotti consultando il web.

Dopo gli Stati Uniti, l'Italia è il Paese più cercato per le recensioni di ristoranti e tre destinazioni italiane, Firenze (15/ma), Milano (16/ma) e Roma (25/ma), sono tra le 25 di maggiore appeal enogastronomico. 
   

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