(di Luciano Fioramonti)
(ANSA) - Roma, 23 lug - Tempio della diplomazia e galleria di
capolavori straordinari dell' arte italiana contemporanea da far
invidia ai grandi musei. Il Ministero degli Esteri festeggia i
venti anni della sua preziosa raccolta di opere dei maestri
della scena artistica del Paese aggiungendo venti lavori di
autori entrati tra i classici del Novecento e di giovani
impegnati nel fondere ricerca estetica e nuove tecnologie,
tradizione e innovazione, tendenze attuali e linguaggi del
futuro. E così con le prove di Campigli, Burri, Greco, Marini,
Paladino, Pomodoro e Capogrossi che arricchiranno gli ambienti
della Farnesina, saranno in mostra le installazioni di "sculture
di dati" provenienti dal web di Oriana Persico e Salvatore
Iaconesi, le sperimentazioni tra arte e scienza di Luca Pozzi e
la video esperienza immersiva di Carola Bonfili. Ad illustrare i
nuovi arrivi è il catalogo "Oltre i confini", con l'introduzione
dell'ambasciatore Umberto Vattani, che nel 1999 ideò e realizzò
la Collezione, e i contributi di Greta Alberta Tirloni, Paolo
Serafini e Cesare Biasini Selvaggi. Il patrimonio artistico del
Ministero degli Esteri conta più di 470 opere, alcune di
proprietà e altre concesse in comodato d'uso gratuito - e quindi
con un ricambioo che si alimenta nel tempo -, di più di 250
artisti. Un concentrato di quantita e qualità che nel 2017 ha
ottenuto il premio "Mecenati del XXI secolo" come migliore
collezione d'arte nelle Istituzioni pubbliche.
"La Collezione Farnesina è divenuta un elemento di forza e di
identità nelle attività di diplomazia culturale svolte da questa
Amministrazione - ha detto il Segretario Generale, ambasciatrice
Elisabetta Belloni - e continuerà a essere al centro di eventi e
conferenze internazionali, mostre, aperture al pubblico che
caratterizzano sempre più il Ministero degli Esteri come
'struttura di servizio' a disposizione del Sistema Paese". L'
edificio progettato negli anni Trenta dagli architetti Enrico
Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo e
inaugurato nel 1959 accoglie una collezione che - osserva Cesare
Biasinini Selvaggi - "è un progetto dinamico" in cui si crea un
"ecosistema tra Arte e Diplomazia attraverso legami forti tra
gli operatori e gli interlocutori ministeriali". E' il racconto
di un lungo viaggio, dai primi anni del Novecento, dal Futurismo
alla Metafisica, da Mario Sironi ad Arturo Martini alla ricerca
che ha caratterizzato il dopoguerra, fino a oggi. Proprio dagli
artisti emergenti arrivano i segnali del nuovo corso dell' arte.
Un esempio eloquente è rappresentato da Salvatore Iaconesi,
classe 1973, ingegnere elettronico e hacker, e dalla ancor più
giovane Oriana Persico, esperta di comunicazione e inclusione
digitale e cyber-ecologista, per i quali "l'arte è il collante
tra scienze, politica ed economia". In mostra c'è la loro opera
'Obiettivo', del 2019: una lampada che emette luce in maniera
continua fino a che la povertà nel mondo non terminerà; i dati
raccolti da fonti affidabili su chi nel mondo lotta per
sopravviver vengono elaborati e visualizzati dalla luce che
cambia di intensità secondo il tasso di oscillazione delle
condizioni di povertà.
Umberto Vattani rimarca che dagli anni Settanta il Ministero
degli Esteri intese "promuovere, rilanciare e sostenere
l'immagine dell'Italia facendo leva sulla cultura e il sapere,
dalla ricerca scientifica all'architettura, dall'arte alla
tecnologia, dalla medicina al design. Ma è stato soprattutto il
campo delle arti visive a rivelare all'opinione pubblica la
capacità di agire della Farnesina". Molto prima della nascita
dei grandi musei di arte contemporanea - il Maxxi a Roma, il
Madre a Napoli, il Mart a Rovereto, il Museo del Novecento a
Milano - l' ambasciatore ricorda che la Farnesina "aveva già
realizzato una collezione sufficientemente rappresentativa delle
principali correnti artistiche dell'arte italiana del XX secolo,
per dimostrare alle alte cariche della diplomazia, alle
delegazioni straniere, ai visitatori, che l'Italia non era solo
la terra di Giotto, di Leonardo, di Michelangelo o di Caravaggio
ma anche di Boccioni, Balla, Burri, Pascali, Boetti". La
Collezione - sottolinea - è entrata a far parte del Google Art
Institute, unico esempio di una raccolta d'arte in un luogo non
museale. L' ingresso delle nuove opere rappresenta "un ideale
ponte dal XX al XXI secolo".
Inaugurando la conferenza degli Ambasciatori il presidente
della Repubblica Sergio Mattarella, farà una piccola visita
guidata tra le opere della Farnesina.(ANSA).
