Villa Mimbelli a Livorno ospita fino al 15 marzo la mostra 'Pietro Annigoni, pittore di magnifico intelletto', curata da Emanuele Barletti. Oltre 160 le opere esposte del grande artista del '900 italiano che, come ha spiegato Luciano Barsotti, presidente di Fondazione Livorno in occasione della presentazione della mostra a cui era presente anche il sindaco Luca Salvetti, "ha avuto un grande rapporto con Livorno". "Non è solo un'antologica - ha aggiunto -, ma una bellissima mostra che ripercorre la sua vita artistica e non comprende solo ritratti, tra cui non manca quello celebre alla regina Elisabetta II, ma anche paesaggi e altri vari soggetti". L'esposizione si rivela un'occasione per proporre ulteriori analisi e riflessioni. Nei decenni centrali del Novecento, Annigoni frequentava volentieri la Livorno dei vecchi e nuovi quartieri inscindibilmente legati al mare. Apprezzava la sua gente dal temperamento schietto, ma anche la ricchezza del suo tessuto culturale animato da innumerevoli presenze artistiche e letterarie. Soprattutto, però, era attratto e amava le distese marine che si aprivano oltre il Porto Mediceo con le loro promesse di infinito e di libertà, da respirare a pieni polmoni a bordo della sua imbarcazione, la Bimba, un vecchio peschereccio che guidava lui stesso come un provetto marinaio.
Accanto a questa passione per il mare vissuta privatamente, nella mostra livornese emerge anche una dimensione pubblica che ha reso popolare l'artista. Annigoni era il pittore dei ritratti e anche degli autoritratti. Celeberrimo è il ritratto che lo fece conoscere in tutto il mondo: quello della Regina Elisabetta II. Così, nella città che ha ospitato la più antica comunità britannica in Italia, in virtù della sua posizione geografica e dell'importante ruolo esercitato dal suo porto nel Mediterraneo, a poco più di un anno dalla scomparsa della regina "è apparso naturale - è stato spiegato - organizzare all'interno della mostra una sezione dedicata al ritratto realizzato nel 1954-55 da Annigoni all'allora giovane sovrana agli esordi della sua missione, divenuto una vera e propria immagine iconica del Novecento".
La mostra è promossa da Comune di Livorno e Fondazione Livorno.
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