Raccontare la vita di Giovanni
Spadolini (1925-1994) attraverso le immagini, i documenti, gli
oggetti che lo hanno accompagnato: è l'obiettivo della
Fondazione Spadolini Nuova Antologia, che oggi ha inaugurato la
prima delle tre mostre dedicate all'intellettuale, giornalista e
politico scomparso nel 1994, che da ora fino al 2025
anticiperanno le celebrazioni per il centenario dalla nascita.
"I visitatori impareranno a conoscere la sua umanità,
approfondendone gli aspetti", ha spiegato Cosimo Ceccuti,
presidente della Fondazione.
A tagliare il nastro dell'esposizione intitolata 'Giovanni
Spadolini: gli anni dell'infanzia e della formazione
(1925-1947)', alla sede della Biblioteca della Fondazione, è
stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Sono
intervenuti a portare i saluti istituzionali il Presidente della
Regione Eugenio Giani, la vice sindaca del Comune di Firenze
Alessia Bettini e di Daniele Donati, sindaco di Rosignano
Marittimo (Livorno), dove Spadolini trascorreva le vacanze.
"Ho voluto partecipare a questa mostra - ha detto il ministro
Gennaro Sangiuliano - perché fa parte di un progetto che ho:
riportare al centro dell'attenzione la figura di Giovanni
Spadolini, anche in occasione dei cinquant'anni della fondazione
del ministero della Cultura".
Per il ministro della Cultura Sangiuliano, "Giovanni
Spadolini era prima di tutto un intellettuale, riconosciuto in
tutto il mondo per il suo valore come tale", così come "un
esempio virtuoso di politico ma, prima ancora, di grande
giornalista", e insieme "grande storico", per cui "bisogna
lavorare molto per provare ad avvicinarsi, sia pur lontanamente,
al modello virtuoso che ha rappresentato".
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