È il 12 febbraio 1983. Nel giorno del
sessantesimo compleanno di Franco Zeffirelli, al Teatro della
Pergola di Firenze debutta la sua Maria Stuarda. Una scena
rimasta epocale, che per la prima volta nella storia del teatro
italiano prende tutto il palcoscenico e sontuosi sono i costumi
di Anna Anni, creati sotto la direttiva del Maestro per le due
regine, Valentina Cortese e Rossella Falk. E su tutto, il testo
di Schiller che, capì subito Zeffirelli, aveva l'aspetto della
grande opera per eccellenza, qui straordinariamente senza
musica.
A quarant'anni da quel debutto e nel centenario della nascita
del Maestro (1923 - 2019), il Teatro della Pergola rende omaggio
a quello spettacolo con due appuntamenti, fino al 17 dicembre,
in collaborazione con la Fondazione Franco Zeffirelli Onlus: Due
regine per un re, a cura di Titti Giuliani Foti, mostra dei
materiali dell'Archivio Storico del teatro e dell'Archivio
fotografico New Press Photo; e Costumi della Casa d'arte
Cerratelli, esposizione delle creazioni realizzate dalla
Fondazione Cerratelli.
Maria Stuarda resta nella storia, spartiacque per un certo modo
di intendere la prosa. Zeffirelli compì il lavoro,
importantissimo e all'avanguardia, di spogliare i libretti
dell'opera di Schiller: per la prima volta non si cantava, ma si
narrava.
L'omaggio del Teatro della Pergola oggi è l'occasione per
testimoniare questo capolavoro rimasto un unicum nello
spettacolo italiano.
In mostra, anche le recensioni dei più importanti critici dei
giornali del tempo; i rari documenti di manager e distributori
dello spettacolo; le fotografie di quel debutto che portò a
Firenze perfino Gregory Peck. Completano le esposizioni, una
ricca scelta di libri, la biografia del Maestro e oggetti dalla
Fondazione Zeffirelli.
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