Il grande muro di oltre 200 copertine
di riviste di Alighiero Boetti, nella mostra che mette insieme
disegni umoristici a matita, lavori postali e La storia naturale
della moltiplicazione. Ma anche la Natura morta di Giorgio
Morandi e le tele di Toti Scialoja. I cuori di Damien Hirst e
Nero bianco nero di Alberto Burri dalla Gnam. Il triplo Igloo di
Mario Merz dal Maxxi e il Mar Mediterraneo a specchio, che si fa
tavolo intorno cui sedersi, firmato da Michelangelo Pistoletto.
Fino al focus sull'Australia, Paese ospite, e sull'arte
aborigena nella mostra Threads and Lands. È Roma Arte in Nuvola,
terza edizione della fiera internazionale di arte moderna e
contemporanea, che fino al 26 novembre porta alla Nuvola di
Fuksas oltre 150 gallerie d'arte nazionali ed estere.
"Una terza edizione in cui siamo molto cresciuti, in qualità e
quantità - racconta il direttore Alessandro Nicosia - E che ci
posiziona tra le primissime fiere d'Italia. Abbiamo più di
trenta gallerie da Milano e altrettante da Roma, ma anche molte
realtà dal Mezzogiorno, che avevano bisogno di un'opportunità".
Prodotta da C.O.R. e promossa con Eur Spa, con la direzione
artistica di Adriana Polveroni e la consulenza di Valentina
Ciarallo, Roma Arte in Nuvola apre forte dei 36 mila visitatori
dello scroso anno e con oltre 14 mila metri quadri di spazio
espositivo, in cui scoprire anche gallerie internazionali da Tel
Aviv a Dubai, passando per Londra, Parigi, Barcellona, Knokke
fino a New York e Osaka.
Fiore all'occhiello della terza edizione, la partecipazione
attiva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, con l'anteprima assoluta di 40 opere della
Collezione Farnesina e la presenza di numerosi musei del Mic.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA