ROMA - Dopo 50 anni si svela di nuovo al pubblico la Domus Tiberiana, la grandiosa residenza imperiale che si affaccia sul Foro Romano con le sue grandiose arcate.
Estesa per circa 4 ettari sul colle Palatino la dimora, che dal colle Palatino ha dato origine al moderno significato della parola "palazzo", era stata chiusa all'insorgere di gravi problemi strutturali ormai sanati: i lavori di restauro e nuovi scavi consentono ora la riapertura del palazzo ripristinando la circolarità del percorso tra il Foro e il Palatino, attraverso la rampa di Domiziano e gli horti farnesiani. Un percorso che restituisce al visitatore la percezione dell'antico cammino che percorreva, per raggiungere la sua residenza privata, l'imperatore con la sua corte attraverso la via coperta, il Clivo della Vittoria. E lungo il percorso sarà possibile ammirare la storia del monumento nei secoli, grazie al nuovo allestimento museale: Imago Imperii, a cura d Alfonsina Russo, Maria Grazia Filetici, Martina Almonte e Fulvio Coletti, con l'organizzazione di Electa, che si articola in 13 ambienti.
Dove, tra l'altro, sono raccolti gli sbalorditivi arredi esposti proprio per raccontare la storia del palazzo. Le cui fondamenta furono gettate da Nerone e che vide successive trasformazioni ad opera di Domiziano e Adriano. Ad impreziosire la fruizione del monumento si aggiunge anche il progetto di Light Architecture realizzato da Areti, societa del Gruppo Acea, che illuminerà la facciata del palazzo di Tiberio rivolta verso il Foro Romano con una tecnologia a luce dinamica.
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