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I dandy neri al centro della prossima mostra del Met

I dandy neri al centro della prossima mostra del Met

Pharrell Williams, Lewis Hamilton, A$AP Rocky co-chair del gala

NEW YORK, 10 ottobre 2024, 18:46

di Alessandra Baldini

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la prima volta una mostra del Costume Institute del Met sara' dedicata esclusivamente a stilisti di colore. Superfine: Tailoring Black Style, dal 10 maggio al 26 ottobre al museo sulla Quinta Strada, sara' anche la prima dal 2003 basata esclusivamente su capi di moda maschile.

Co-curato con l'esperta di studi africani del Barnard College Monica Miller, il progetto di Andrew Bolton e' un nuovo passo del Met per correggere gli errori del passato in materia di diversita' e inclusione. Da Prince tra rouche e velluti e i caffettani di Andre' Leon Talley, il Black Dandy e' il tema della rassegna che esamina il modo in cui il peacocking - inteso come il comportamento in cui una persona si veste in modo vistoso per attirare l'attenzione o esprimere individualità - oltrepassa l'estetica per diventare empowering. Parole ricorrenti come sofferenza e bellezza, orgoglio e resilienza hanno punteggiato i messaggi di Pharrell Williams, il rapper e chief designer di Louis Vuitton, e del campione di Formula Uno Lewis Hamilton durante la conferenza stampa di annuncio.

Pharrell, "un uomo del Rinascimento" nella definizione del direttore del Met Max Hollein, e Hamilton saranno anche co-chair del Gala che il primo lunedi' di maggio precedera' la mostra. Con loro e con l'immancabile Anna Wintour, accoglieranno i vip in cima alla scalinata del Met il candidato agli Oscar 2024 Colman Domingo, il rapper partner di Rihanna A$AP Rocky e LeBron James, quest'ultimo in veste di chair onorario. Instagram e Louis Vuitton sono gli sponsor. Convitato di pietra sara' invece Sean Combs che ancora nel 2023, in occasione del gala in onore di Karl Lagerfeld, aveva solcato il tappeto rosso con un vistoso abito della linea Sean John da lui disegnata. Il mogul dell'hip hop e' da settembre in carcere a Brooklyn in attesa di processo per reati di sesso che potrebbero portarlo alla sbarra nei giorni della festa.

Nulla di questo e' trapelato nell'annuncio del Met. "Usiamo la collezione per raccontare una storia finora assente sia nel discorso interno al museo che al di fuori", ha spiegato Bolton sottolineando il carattere pionieristico di un'iniziativa tesa a dimostrare cosa succede quando il termine "dandy" come definito da Beau Brummell nell'Inghilterra della Reggenza, viene declinato usando il filtro della razza: come ad esempio quando uno schiavo e' trattato come oggetto di lusso per esser vestito di tutto punto e messo in mostra - l'esempio e' una livrea di velluto del 1840 di uno schiavo del Maryland - e come quegli stessi abiti possono essere a loro volta appropriati per sovvertire il sistema creando nuove identità: una tradizione a cui si richiamano gli stilisti neri contemporanei. Dodici i temi della mostra - tra questi "proprieta'", "caricatura", "cosmopolitanismo" - attraverso cui capi storici sono accostati a quelli creati a New York, Londra e Parigi da designer contemporanei come Grace Wales Bonner, Olivier Rousteing, Lisi Herrebrugh e Rushemy Botter del brand gender neutral caribico Botter e il compianto Virgil Abloh il cui ruolo al timone di Vuitton e' stato ereditato da Pharrell. La mostra, a cui Bolton pensa dal 2021,prende il titolo da un memoir del 18esimo secolo di uno schiavo africano che, riuscito a comprare la sua liberta', scrive che avrebbe indossando "un abito confezionato con stoffa sopraffina": la lana era all'epoca un bene di lusso.

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