NEW YORK - Un museo americano riunisce due capolavori del Rinascimento che non avevano 'abitato' sotto lo stesso tetto da oltre quattrocento anni. Da domani al 4 febbraio la Frick Collection di New York ospitera' i Tre Filosofi di Giorgione in prestito dal Kunsthistorisches di Vienna nella stessa sala dove e' esposto il San Francesco nel Deserto di Giovanni Bellini, acquistato nel 1915 dal magnate dell'acciaio Henry Clay Frick e da lui lasciato in eredita' al museo che porta il suo nome. Nel 1525 entrambi i quadri, piu' o meno delle stesse dimensioni e dal soggetto analogo che evoca il rapporto tra l'uomo e la natura, furono "censiti", assieme ad altre opere, dal collezionista veneziano Marcantonio Michiel nella casa del nobile mercante Taddeo Contarini dove, sia pure in saloni diversi, continuarono ad essere esposti per decenni prima di essere separati, spiega all'ANSA Xavier Salomon, il vice direttore della Frick che ha curato il gemellaggio e il relativo catalogo di accompagnamento. La mostra chiude la stagione della Frick nella sua sede temporanea di Madison Avenue. Salomon esamina la storia dei dipinti, su cui molto si e' scritto ma assai poco di certo si sa, e del loro antico proprietario, un personaggio elusivo, schivo dalla politica veneziana ma abilissimo negli affari: "Aveva praticamente il monopolio delle macellerie sulla laguna e fiorenti traffici di derrate alimentari verso le isole greche e Costantinopoli". Per Salomon, l'arrivo a New York del Giorgione ha il sapore di "un sogno", avendo lui ammirato da ragazzo i Tre Filosofi grazie alle gite di studio a Vienna quando era studente al Courtauld di Londra. E' solo la seconda volta - e la prima a New York - che la misteriosa immagine da alcuni identificata come dei Re Magi, da altri in maestri della filosofia antica, viaggia negli Usa dopo la mostra del 2006 alla National Gallery di Washington sul Rinascimento veneziano. Bellini e Giorgione furono dipinti a una generazione di distanza. Piu' collezionista che mecenate, Contarini aveva acquistato prima il San Francesco e a seguire i Tre Filosofi di cui forse era stato anche il committente: e' comunque probabile che l'artista della Tempesta, all'epoca proprieta' del cognato e vicino di casa di Taddeo, Gabriele Vendramin, avesse visto, e si fosse ispirato, al quadro del piu' anziano maestro ammirato in casa Contarini. La mostra e' l'ultimo esperimento della Frick nell'edificio in stile brutalista disegnato da Marcel Breuer dove le raccolte di Old Masters e arti decorative si sono trasferite per permettere al museo di ristrutturare la sede storica su Fifth Avenue: in marzo la Frick Madison chiudera' i battenti per tornare a casa nella mansion su Fifth Avenue: dovrebbe riaprire i battenti al pubblico alla fine del 2024, mentre gli spazi lasciati liberi dalle collezioni diventeranno il quartier generale della casa d'aste Sotheby's ora su York Avenue.
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