Un percorso tra itinerari e
esposizioni, articolato in 10 mostre tra opere monumentali e
documenti rari, valorizzati in nuovi allestimenti, per comporre
il quadro della vita e dell'attività artistica di Giorgio
Vasari, nella sua città di origine, in occasione dei 450 anni
dalla morte. E' 'Arezzo. La città di Vasari' progetto che da
maggio 2024 a febbraio 2025 connetterà musei, biblioteche e
archivi aretini per celebrare il pittore, architetto e storico
dell'arte divenuto emblema del genio poliedrico tardo
rinascimentale.
Fulcro dell'iniziativa, a cui si affiancheranno itinerari sul
territorio ed eventi collaterali, una mostra a cura di Cristina
Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, di cui non
sono state rese note le date ma che vedrà arrivare - o tornare -
ad Arezzo opere da collezioni internazionali per porre l'accento
sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da
Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal
1550 alla morte. L'esposizione, dal titolo 'Giorgio Vasari. Il
teatro delle Virtù', si terrà nella Galleria comunale d'arte
moderna e contemporanea. Saranno esposte - seguendo il tema
dell'allegoria profana e sacra - tavole dipinte e disegni di
Vasari e di artisti contemporanei e collaboratori praticanti la
stessa linea espressiva, insieme a lettere, manoscritti e volumi
dell'Archivio Vasari. Tra i manufatti in mostra anche la
Chimera, il bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori
di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad
Arezzo, entrato immediatamente nelle collezioni ducali.
L'autore de 'Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e
architettori' trascorse gran parte della sua vita tra la corte
medicea di Firenze e Roma, ma è ad Arezzo che si legano le
origini della sua famiglia. Un legame di sangue che si intreccia
all'impronta artistica con cui lasciò ricordo indelebile sulla
città, dalle Logge di piazza Grande a Casa Vasari fino al
progetto di trasformazione della badia delle Sante Flora e
Lucilla e ai dipinti che impreziosiscono le chiese della
Santissima Annunziata e della Ss.Trinità. Da qui il progetto di
collegare, come in una mappa, la Biblioteca Città di Arezzo, la
Casa Museo Ivan Bruschi, la Fraternita dei Laici, la Galleria
Comunale d'arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico
Nazionale "Gaio Cilnio Mecenate", il Museo Nazionale d'Arte
Medievale e Moderna, il Museo di Casa Vasari, il Museo diocesano
di Arte sacra, l'Archivio di Stato e il Museo Orodautore, per
dare nuovo rilievo alle opere e ai documenti vasariani
conservati nelle diverse sedi attraverso segnalazioni mirate e
mostre dossier, sottolineando il rilievo che la città ebbe
nell'esperienza umana e artistica di Vasari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA