"I viaggi studio e di
istruzione devono essere l'occasione per promuovere gli oltre
5.600 borghi presenti in Italia". Lo ha detto oggi la ministra
del turismo Daniela Santanchè, intervenendo in videoconferenza
al primo Convegno nazionale sul turismo studentesco, che si è
svolto ad Ascoli Piceno per iniziativa del gruppo Giocamondo,
specializzato in questo settore.
"Abbiamo visto che fra i giovani c'è fame di scoprire luoghi
sconosciuti, prima che diventino popolari e questo è importante
per far conoscere i piccoli borghi e i piccoli Comuni - ha
aggiunto -. Visitare questi luoghi può talvolta essere più utile
di lezioni fatte in classe". Santanchè ha ricordato che al
ministero è attivo un tavolo di lavoro sul turismo educativo,
composto dall'associazione dalle agenzie di viaggio, dal
ministero dell'Istruzione e dal ministero dell'Economia e
Finanze. "Obiettivo del tavolo - ha spiegato la ministra - è
dare consigli agli istituti scolastici su gestione, procedure e
individuazione delle agenzie di viaggio e lavorare
sull'applicazione del nuovo codice degli appalti. Mi piacerebbe
avviare un'interlocuzione con gli istituti scolastici e le
associazioni giovanili per promuovere un piano legato ad un
turismo scolastico sempre di più improntato alla scoperta
dell'Italia più celata, quella più vera e viva".
"Sono circa 300mila i giovani italiani che ogni anno
viaggiano per vacanze studio, con altri 12mila che invece optano
per un anno all'estero, su un totale di 2 milioni e 600mila
studenti delle scuole secondarie di secondo grado" ha detto il
ceo di Giocamondo Stefano De Angelis, specificando che "nelle
Marche, invece, su circa 70mila studenti delle scuole superiori,
a viaggiare sono meno di 10mila. Quello di cui abbiamo bisogno
per portare turismo nelle Marche sono le infrastrutture".
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