L'Odissea Cancellata di Emilio Isgrò
(dal 13 al 15 giugno) con la regia di Giorgio Sangati su
installazione scenica "in situ" e Fedra di Euripide con la
regia Paul Curran (dall'11 al 13 luglio) sono rispettivamente
gli spettacoli d'apertura e chiusura della settima edizione di
Pompeii Theatrum Mundi 2024. La nuova edizione della rassegna
estiva, realizzata dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto
da Roberto Andò e dal Parco Archeologico di Pompei diretto da
Gabriel Zuchtriegel, prenderà il via il 13 giugno presentando al
Teatro Grande del Parco archeologico fino al 13 luglio quattro
spettacoli a firma di importanti registi e artisti della scena
nazionale e internazionale, ognuno replicato per tre sere, dal
giovedì al sabato sempre alle 21.
A completare il programma della manifestazione, presentata al
Mic (che sostiene la rassegna insieme a Comune di Napoli, della
Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli) con il
ministro Sangiuliano, il De Rerum Natura di Fabio Pisano con la
regia di Davide Iodice (dal 27 al 29 giugno) e Edipo Re di
Sofocle con la regia di Andrea De Rosa e protagonista Marco
Foschi (dal 4 al 6 luglio).
"Questo è un festival dedicato al classico - spiega Andò -
che sappiamo essere tutto quello che torna ad essere
contemporaneo appena posiamo lo sguardo su di esso. È ciò che ci
permette di dire chi siamo e dove siamo. Poi ritornare ad
abitare le pietre perfette che sono i teatri antichi è anche un
modo per far tornare a balenare l'autorevolezza dell'umano, che
è il punto focale della tragedia".
La manifestazione l'anno scorso aveva rischiato di non
svolgersi dopo il taglio dei fondi della Regione "però noi siamo
intervenuti per supplire con un contributo di 500 mila euro -
ricorda Sangiuliano -. Lo faremo anche nel 2024 nella parte in
cui la Regione Campania non è più presente". Inoltre Pompei "nel
mese di settembre perché noi vi terremo l'evento d'apertura del
G7 della Cultura - anticipa il ministro -. Anche in quella
occasione sarà teatro d'incontro internazionale perché merita
per unicità e per il valore della sua storia".
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