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Torna in piedi il Telamone della Valle dei Templi

Torna in piedi il Telamone della Valle dei Templi

Riassemblata la gigantesca statua gigante del tempio di Zeus

PALERMO, 29 febbraio 2024, 13:14

Redazione ANSA

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Dopo venti anni di studi, ricerche e restauri il "gigante di pietra" dell'antica Akragas si è rialzato. Il "Telamone", una delle colossali statue antropomorfe che sostenevano l'architrave del tempio di Zeus Olimpio, l'Olympieion, simbolo della Valle dei templi, è stato riportato in posizione eretta. Stamattina la cerimonia di presentazione con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. La statua, alta quasi 8 metri, è sostenuta da una struttura in acciaio di 12 metri alla quale sono ancorate delle mensole dove sono collocati i singoli pezzi.
    "Oggi - dice il presidente Renato Schifani - è un giorno importante per Agrigento e la Sicilia. Questo gigante di pietra dell'antica Akragas, che dopo tanti anni di studi e ricerche possiamo osservare nella sua posizione naturale, è il cuore di un importante progetto di musealizzazione dell'intera area del tempio di Zeus". L'intero progetto di musealizzazione dell'area dell'Olympieion, che finora è costato 500 mila euro di fondi del Parco, include la prossima ricostruzione a terra di una parte della trabeazione e della cornice del tempio, in modo rendere un'idea più concreta delle dimensioni colossali e dell'unicità del monumento ma, nello stesso tempo, proteggere i reperti.
    Nel 2004, il Parco della Valle dei templi ha avviato un'estesa campagna di studi e ricerche sull'Olympieion affidata all'Istituto archeologico germanico di Roma (Dai Rome) e guidata da Heinz-Jürgen Beste. Lo studio, oltre a nuove conoscenze sul monumento, ha portato alla precisa catalogazione degli elementi ancora in situ. Sono stati così individuati più di 90 frammenti che appartenevano ad almeno otto diversi telamoni e, di uno di essi, si conservavano circa i due terzi degli elementi originari che lo componevano. Questo nucleo omogeneo di blocchi è stato utilizzato per la ricostruzione del telamone, "fratello" di quello già ricostruito a fine Ottocento, ospitato al Museo archeologico "Pietro Griffo" dove è tuttora. Il curatore del progetto è l'architetto Carmelo Bennardo, attuale direttore del Parco archeologico di Siracusa, mentre l'esperto scientifico è l'architetto Alessandro Carlino.
   

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