Con la partecipazione a Venezia di
oltre 600 winelover alla Loggia maggiore della Pescheria di
Rialto si è concluso "Venezia Superiore", la due giorni del
Consorzio vini Valpolicella in Laguna dedicata al rosso del
territorio: il Valpolicella Doc Superiore. Un evento-focus per
scoprire la contemporaneità e la versatilità di un vino rosso
che, forte della sua identità, guarda al futuro e aspira ad
incrociare sempre di più l'evoluzione delle tendenze e delle
occasioni di consumo, anche in chiave internazionale, e
soprattutto in ogni stagione. "Il Valpolicella Doc Superiore
rappresenta poco più del 7% della intera produzione della
Valpolicella e ha mostrato - sottolinea Christian Marchesini,
presidente del Consorzio della principale denominazione rossa
del Veneto - di attirare l'attenzione di consumatori molto
fedeli a questa tipologia di vino. Servito alla giusta
temperatura, abbiamo dimostrato con questo evento che bene si
abbina col pesce e può essere consumato d'estate. Forte è anche
il richiamo glamour e letterario: lo scrittore Ernest Hemingway
parlava del Valpolicella Superiore nel 1948 e lo prediligeva nei
suoi soggiorni in laguna. Non vogliamo perdere - continua
Marchesini - questa storicità, convinti che il Valpolicella Doc
Superiore, la cui produzione sfiora i 5 milioni di bottiglie,
avrà un ruolo importante nel futuro della denominazione grazie
alla sua contemporaneità. Una crescita del resto ben gestita
dalla nostra istituzione, dal 1968 ad oggi è cambiato sì
l'assemblaggio perché il Corvinone è stato riconosciuto come
varietà ma la produzione è rimasta vincolata allo stesso areale
ed a pari resa, quindi non c'è stato allargamento della
produzione Doc. Inoltre per l'appuntamento "Venezia Superiore"
c'è stato un finale oltre le aspettative - commenta il
presidente Marchesini, al quarto mandato come presidente del
Consorzio - che conferma il 'sentore' glamour del Valpolicella
Superiore che oggi rappresenta poco più del 7% della produzione.
Un dato pressoché costante dal 2012 ad oggi che, se da un lato
dimostra una tenace fidelizzazione al prodotto, dall'altro
evidenzia il potenziale di crescita ancora inespresso. Per
questo siamo convinti che il Valpolicella Superiore potrà
giocare un ruolo fondamentale per la denominazione".
Incoraggiante in tal senso il successo delle degustazioni in
abbinamento al pesce nei menu di Locanda Cipriani a Torcello e
Hostaria in Certosa, nonché l'apprezzamento di enoappassionati
veneziani e i turisti nazionali e internazionali per le 50
referenze di Valpolicella Doc e Valpolicella Superiore, di
annate dal 2013 al 2022, in degustazione alla Pescheria di
Rialto, di 38 aziende della denominazione rossa del Veneto che
esprime oltre 600 milioni di euro di fatturato complessivo.
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