Raccolti 600 mila euro alla prima
edizione del'asta benefica 'Barolo en primeur', che ha battuto
14 barrique del celebre vino rosso piemontese ancora in
affinamento. Vini ottenuti dalle uve nebbiolo raccolte nella
Vigna Gustava di Grinzane Cavour (Cuneo) acquistata due anni fa
dalla Fondazione CRC e sede di iniziative sociali e di
formazione della storica Scuola Enologica di Alba. L'iniziativa,
questa sera nel Castello di Grinzane Cavour in videocollegamento
con New York, è stata organizzata dalla Fondazione CRC in
collaborazione con la Fondazione CRC Donare e il Consorzio di
Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Tutto il
ricavato è destinato a progetti nel campo non-profit, già
scelti dagli organizzatori o a scelta degli aggiudicatari dei
lotti. L'asta, che ha voluto la consulenza dell'enologo di fama
mondiale Antonio Galloni, è stata battuta da Cristiano De
Lorenzo, managing director di Christie's Italia, la casa d'aste
che per l'occasione ha rinunciato alle commissioni.
Base d'asta 15 mila euro per ogni barrique destinata a
produrre, nel gennaio 2014, trecento bottiglie di Barolo docg,
con etichette firmate dall'artista Giuseppe Penone. Battuti 14
lotti, il quindicesimo di 'Barolo en 'primeur' sarà messo in
vendita il 14 novembre all'Asta mondiale del Tartufo d'Alba, da
Grinzane Cavour in collegamento con Hong Kong. Il prezzo più
alto per un loto 55 mila euro, Madrina dell'asta Evelina
Christillin, presidente della Fondazione Antichità Egizie di
Torino. "La nostra denominazione - ha sottolineato Matteo
Ascheri, presidente del Consorzio di tutela del Barolo - è già
molto conosciuta a livello mondiale, ma passi bisogna ancora
farne, e questa iniziativa, con la sua valenza sociale, è un
ulteriore avanzamento nella strada della valorizzazione,. Si
tratta - aggiunto - della prima vendita in Italia di un vino
venduto prima di essere pronto".
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