Tra le docg, +1,4% Barbera d'Asti, +5,7% Ruché di Castagnole Monferrato, + 32,5% Nizza, +38,2% Terre Alfieri; +8,1% per il Piemonte Doc,. Giacenze in calo di 44.981 ettolitri.
"L'incremento sensibile dell'imbottigliato conferma la solidità delle nostre aziende, che anche in periodo di restrizioni hanno dimostrato un'ottima tenuta - dichiara Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato - Questo mette in evidenza la salubrità del nostro comparto e delle nostre imprese. Registriamo inoltre con soddisfazione la tenuta dei prezzi all'ingrosso di vino sfuso, un elemento che riguarda il valore e dal quale non possiamo prescindere, anche per remunerare dignitosamente il vigneto".
Dai dati emerge anche il successo crescente del vino rosato: +171,2% Piemonte Doc Rosato . +39,4% Monferrato Doc Chiaretto. Segnali che servono da termometro per misurare il gradimento di una tipologia che incontra il favore dei consumatori, a cominciare dalle sue caratteristiche di freschezza e piacevolezza che si coniugano perfettamente con l'estate.
"Quella dei vini rosati è una tendenza diffusa alla quale anche il nostro territorio si dimostra capace di rispondere con successo - commenta ancora Mobrici - Parliamo di una tipologia che cresce negli apprezzamenti, perfetta per un consumo estivo.
Il Monferrato è anche questo, una proposta trasversale che riesce a intercettare i gusti dei consumatori e a offrire una proposta variegata"..
Il Consorzio tutela Barbera d'sti e Vini del Monferrato rappresenta 11 mila ettari vitati, pari al 30% della superficie doc e docg del Piemonte.
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