(ANSA) - SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VERONA), 20 NOV -
L'Amarone, principe dei Rossi della Valpolicella, si fa digitale
e raggiunge New York per una degustazione dedicata a buyer e
media americani. "Amarone della Valpolicella DOCG virtual
tasting: explore the history and unique style of one Italy's
most iconic wine denominations" è il titolo del tasting virtuale
in scena lunedì 23 novembre prossimo, organizzato per wine2wine
exhibition dal Consorzio Vini Valpolicella, in collaborazione
con Veronafiere e Colangelo&Partner.
A guidare la masterclass, trasmessa in streaming sulla piattaforma Veronafiere Plus, saranno Susannah Gold, writer e wine educator, e Gino Colangelo, dell'omonima agenzia per la comunicazione e il marketing del vino degli Stati Uniti. Sono protagonisti sei produttori del territorio, tutti già presenti sul mercato Usa: Buglioni, Domini Veneti, Massimago, Pasqua Vigneti e Cantine, Sartori di Verona, Secondo Marco.
"Con questo evento - afferma Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella - intendiamo continuare a supportare e avvicinare gli operatori americani alle nostre aziende e al brand di punta della denominazione che, come tutto il vino italiano, sta scommettendo sulla ripartenza anche attraverso la sperimentazione di nuovi format digitali. Gli Stati Uniti sono il secondo mercato di sbocco per l'Amarone. Per questo è necessario continuare a salvaguardare il posizionamento del nostro vino anche in questa fase di distanziamento forzato e in attesa di tornare agli eventi fisici".
A guidare la masterclass, trasmessa in streaming sulla piattaforma Veronafiere Plus, saranno Susannah Gold, writer e wine educator, e Gino Colangelo, dell'omonima agenzia per la comunicazione e il marketing del vino degli Stati Uniti. Sono protagonisti sei produttori del territorio, tutti già presenti sul mercato Usa: Buglioni, Domini Veneti, Massimago, Pasqua Vigneti e Cantine, Sartori di Verona, Secondo Marco.
"Con questo evento - afferma Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella - intendiamo continuare a supportare e avvicinare gli operatori americani alle nostre aziende e al brand di punta della denominazione che, come tutto il vino italiano, sta scommettendo sulla ripartenza anche attraverso la sperimentazione di nuovi format digitali. Gli Stati Uniti sono il secondo mercato di sbocco per l'Amarone. Per questo è necessario continuare a salvaguardare il posizionamento del nostro vino anche in questa fase di distanziamento forzato e in attesa di tornare agli eventi fisici".
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