Le uve per l'Alta Langa sono già in cantina, la vendemmia continua con la raccolta delle uve Moscato, Arneis, Chardonnay, Erbaluce, Gavi, Timorasso e proseguirà con Dolcetto, Barbera e Nebbioli, per concludersi entro la prima metà di ottobre.
"Se per qualità si prospetta un'ottima annata a intimorire è l'export - commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale - segnato dalla pandemia che ha messo in crisi soprattutto il canale Ho.Re.Ca. dove i nostri pregiati vini trovavano, solitamente, gran parte del loro mercato. Il vino piemontese, proprio per le sue elevate qualità, era particolarmente richiesto in Cina, Giappone, Stati Uniti e Gran Bretagna".
"Il Covid ha, quindi, inasprito problematiche commerciali - proseguono Moncalvo e Rivarossa -relative alla minaccia, fortunatamente sfumata poco prima di Ferragosto, dei nuovi dazi USA e all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Certo, quella di quest'anno è una vendemmia insolita, influenzata dalle misure di sicurezza anti-contagio e dalle difficoltà di spostamento degli stagionali agricoli stranieri, a causa del vincolo della quarantena per i Paesi più a rischio. Per questo abbiamo chiesto alla Regione la possibilità di attuare la 'quarantena attiva' che possa semplificare l'iter delle imprese agricole che hanno ormai il tempo contato per procedere ed ultimare la raccolta".
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