(ANSA) - TORINO, 21 DIC - Taranto resiliente, modello Slow
per le città del 2050, punta a una nuova rinascita, sulla strada
già percorsa da altre città del mondo, come Bilbao o Bogotà,
rivoluzionando il paradigma economico e sociale, da polo
siderurgico a laboratorio di sostenibilità e bellezza a partire
dalla biodiversità e dall'ecosistema che unisca terra e mare.
Perché "se Taranto svolta, può svoltare tutto il Paese". A
parlare di questa prospettiva il sindaco della città pugliese,
Rinaldo Melucci, durante la conferenza 'Le città che cambiano:
Taranto e i nuovi ecosistemi per la resilienza urbana',
organizzata insieme a Slow Food per Terra Madre Salone del Gusto
2020. L'iniziativa ha messo a confronto modelli di città che,
proprio a partire dalle difficoltà, sono rinate puntando su
educazione e cultura, sostenibilità e bellezza.
"Per troppo tempo - ha sottolineato il sindaco - siamo stati
periferia di quel modello di sviluppo a cui oggi il mondo mira.
Ma è arrivato il momento di raccogliere una sfida importante:
diventare laboratorio nazionale di sperimentazione per
l'utilizzo dei programmi italiani ed europei. E nell'attuazione
del piano Ecosistema Taranto abbiamo scelto di fare un pezzo del
percorso insieme a Slow Food che ci ha indicato la strada della
biodiversità agroalimentare". E proprio il presidente di Slow
Food, Carlo Petrini, ha sottolineato che "Ecosistema Taranto può
diventare il punto di riferimento affinché altre città inizino
questo percorso virtuoso. E in questi tempi incerti e difficili
un esempio come quello di Taranto può essere di grande aiuto".
(ANSA).
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