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Vino: Slow Food, promuovere la viticoltura sostenibile

'Questo modello minaccia il suolo e impoverisce i produttori'

Redazione ANSA BOLOGNA
(ANSA) - BOLOGNA, 10 FEB - L'obiettivo di Slow Food, che promuove la fiera Slow Wine a Bologna dal 26 al 28 febbraio, è quello di "difendere il vino buono, pulito e giusto e promuovere la viticoltura sostenibile". Lo ha detto, alla presentazione dell'iniziativa, Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia.

La manifestazione sarà "un'occasione per guardare al futuro dell'agricoltura e dei territori del vino italiano e un modo per riflettere insieme al mondo della politica sull'alternativa al modello di agricoltura fin qui perseguito" che rischia di minacciare "il suolo e l'ambiente naturale, e sperperare materie prime e impoverire i produttori".

Di cambiamenti climatici ed effetti nel mondo del vino ha parlato anche Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition. "Sta nascendo una comunità di persone che crede fermamente che si possa cambiare il sistema agricolo dalle basi -ha osservato - facendo sì che le nuove parole d'ordine siano sostenibilità ambientale e uso oculato delle risorse naturali, difesa del paesaggio e la sua tutela per contrastare cementificazione, incendi, dissesti idrogeologici".

Scegliere di produrre vino biologico non è solo importante per tutelare l'ambiente ma è anche un ottimo modello di business, come ha spiegato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. "Da un'indagine condotta da Nomisma-Wine Monitor risulta che i italiano su 2 sceglie vino biologico". Prodotto che "è particolarmente apprezzato anche all'estero, dove vale il 19% dell'esportazione globale di agroalimentare bio. In termini assoluti parliamo di 626 milioni di euro di vino bio Made in Italy e una quota sul totale dell'export vitivinicolo italiano dell'8%" in base ai dati Nomisma Osservatorio Bio.

Senza contare che "negli ultimi 10 anni le superfici di vite coltivate a bio sono aumentate di oltre il 109%" e sono uno "strumento per la comunità locale e per il territorio". Punta sull'educazione, infine, Daniele Ara, assessore alla Scuola e all'educazione del Comune di Bologna, per il quale "la conoscenza del buon vino può essere un deterrente rispetto a tanti eccessi da parte dei più giovani". (ANSA).

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