(di Marzia Grazia Marilotti)
Filindeu, pani fratau, pecora in
cappotto, casadinas, seadas, poi ancora il rosso rubino di
Oliena, il Nepente, elogiato da Gabriele D'Annunzio. Sapori
della Barbagia affiorano dai romanzi e racconti di Grazia
Deledda. Oltre 40 citazioni sono state catalogate e raccolte in
un "Menu deleddiano" da due ristoratori de Sa horte de su poeta
di Oliena, Vincenzo Palimodde e Tonina Biscu. Da questa idea è
poi nato un progetto di respiro internazionale, il menu è
diventato itinerante per essere fatto conoscere oltre che alla
Sardegna e all'Italia, al mondo. E con un testimonial
d'eccezione, il grande talento del calcio Gianfranco Zola.
Prima tappa all'estero Bruxelles, al Palazzo Africano, in
occasione della ottava edizione della Settimana della Cucina
Italiana nel Mondo, dal 13 al 19 novembre. La neonata
associazione "Menù Deleddiano" - presidente Vitalia Scano, vice
Vincenzo Palimodde, segretaria Annalisa Atzeni - il 19 e 20 farà
conoscere attraverso uno show cooking i piatti raccontati dalla
scrittrice nuorese, unica donna italiana a essere stata
insignita del Nobel per la letteratura. Il ministro Francesco
Lollobrigida consegnerà un riconoscimento all'associazione
culturale.
Il team sardo, come l'associazione, è composto dalle chef
Vitalia Scano del ristorante Sandalia di Roma e referente delle
Lady Chef di Roma e provincia, Tonina Biscu de Sa Horte de su
poeta di Oliena, Marina Ravarotto del Chiaro Scuro di Cagliari,
l'agrichef Annalisa Atzeni, Elisa Sabeddu, imprenditrice del
Pasta Paradijs di Amsterdam, Badore Ticca, chef di Oliena,
titolare del Ristorantino Shardana a Parigi e a Orosei, Vincenzo
Palimodde, ideatore del menu.
"Tireremo su il filindeu per mostrare questo sacro rito e poi
lo faremo assaggiare assieme ad altre specialità che Grazia
Deledda ha citato e descritto - racconta all'ANSA Vitalia Scano
- A tavola porteremo anche un primo come 'maharrones de busa con
salsa di noci', pane guttìau, sas cattas, frittelle citate in
Elias Portolu, la pecora in cappotto menzionata ne La via del
male, maialetto, dolci tipici a partire da s' aranzada, citata
in Canne al vento, acquavite e il rosso di Oliena. Il lavoro è
solo ai primi passi. Ci sono ancora tante ricette che man mano
saranno svelate". "Il menu Deleddiano diventa strumento di
promozione della cultura e dell'enogastronomia della Sardegna e
in particolare della Barbagia - chiarisce Vincenzo Palimodde -
Un ruolo di primo piano lo avranno i circoli degli emigrati
sardi e gli istituti italiani di cultura presenti in tutto il
mondo".
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