La "Regione Marche protagonista
della Settimana della Cucina Italiana a Barcellona". "La
Settimana della Cucina Italiana a Barcellona 2024 - commenta
l'assessore regionale all'Agricoltura e Alimentazione Andrea
Maria Antonini - rappresenta un'occasione straordinaria per
promuovere il patrimonio enogastronomico delle Marche,
rafforzando i legami culturali ed economici con la Spagna".
"La forte presenza marchigiana in questa prestigiosa rassegna
- osserva Antonini - testimonia il valore della collaborazione
tra istituzioni, come la Regione Marche, la Camera di Commercio
Italiana di Barcellona e il Consolato Generale d'Italia. Eventi
come Italia con Gusto e, soprattutto, gli incontri B2B si
confermano strumenti fondamentali per valorizzare i prodotti
agroalimentari delle Marche. Grazie a questi appuntamenti, le
eccellenze del nostro territorio trovano spazio su palcoscenici
internazionali, favorendo l'espansione delle imprese locali
verso nuovi mercati e consolidando la loro presenza all'estero.
I piatti della tradizione marchigiana, protagonisti nei
ristoranti di Barcellona, raccontano la storia, la cultura e la
passione della nostra terra attraverso sapori unici e
autentici".
"Gli incontri B2B, in particolare, rappresentano un momento
chiave per mettere in contatto diretto le imprese marchigiane
con ristoratori e buyer del settore, - prosegue l'assessore -
creando un'occasione concreta per promuovere i prodotti e
stringere nuove relazioni commerciali. Grande soddisfazione è
stata espressa dalle aziende partecipanti, che hanno colto
l'opportunità non solo di accrescere la visibilità dei loro
prodotti ma anche di posizionarsi in un contesto internazionale
altamente competitivo. Questi incontri, combinati con le
degustazioni e le esperienze culinarie, testimoniano
l'importanza di creare sinergie tra tradizione e innovazione per
favorire la crescita economica del territorio".
Antonini ha posto l'accento anche "sull'aspetto solidale, con
il contributo alla Croce Rossa, aggiunge valore etico a questa
iniziativa, dimostrando come la cucina e la cultura possano
essere strumenti di condivisione e solidarietà".
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