La cucina di Gran Canaria, che
conta anche una versione personalizzata della celebre paella,
sbarca a Milano e si racconta lunedì alla Scuola della Cucina
Italiana in una cooking lesson dedicata agli operatori del
settore e dei media e la presenza di uno chef isolano.
La gastronomia, intanto, si conferma un elemento di traino
anche per le Canarie, destinazione ambita dai lombardi durante
tutto il corso dell'anno. Una parte importante vede al centro
tapas reinventate con combinazioni insolite di sapori e
ingredienti locali come formaggio di capra, pesce fresco,
avocado. Ma anche la fusion di altre cucine dà un'impronta
decisiva: l'isola, da secoli aperta all'influenza di diverse
culture in quanto scalo importante nelle rotte internazionali
per Africa e Americhe fin dai tempi di Colombo, ha saputo
combinare la propria cultura con le altre, dove piatti asiatici,
mediterranei o sudamericani hanno creato aggregazioni
interessanti.
I prodotti locali ricomprendono le patate, i formaggi, le
erbe aromatiche, le verdure e la frutta tropicale spontanea, in
simbiosi con ricette evergreen come il coniglio in salmorejo o
il gofio escaldato, queest'ultimo a base di cereali tostati. Da
oltre vent'anni Gran Canaria è Riserva della Biosfera
dell'Unesco, nota anche come "continente in miniatura", dove
effettivamente coesistono dune di sabbia chilometriche, le dune
di Maspalomas, paesaggi lunari con monoliti vulcanici come il
Roque Nublo, foreste di laurisilva (alloro dell'era terziaria),
estese pinete, piantagioni di banane e scogliere.
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