"La costante evoluzione delle
pizzerie passa anche attraverso un elemento fondamentale come
l'abbinamento; la pizzeria
del futuro dovrà necessariamente assomigliare sempre di più ad
un ristorante specializzato e proporre una carta dei vini in
grado di soddisfare una clientela sempre più esigente. Proprio
per questo abbiamo deciso di fornire ai nostri affiliati, e non
solo, uno strumento che consenta loro di padroneggiare questa
materia che richiede certamente istinto ma anche delle nozioni
tecniche. Questo appuntamento in Umbria è stata la premessa del
lavoro che verrà presentato a Napoli, nel mese di luglio,
durante le giornate di celebrazione del quarantennale
dell'Associazione". - Così Antonio Pace, presidente
dell'Associazione Verace Pizza Napoletana, spiega il senso
dell'iniziativa svoltasi in Umbria: la presentazione del manuale
che AVPN, in collaborazione con AIS Campania, dedica
all'abbinamento pizza-vino.
Un primo step, sottolineano dall'Associazione, "che ha avuto
un teatro d'eccezione quale il Castello di Solfagnano, una delle
dimore più suggestive dell'Umbria dove il fascino dell'antico si
unisce a una produzione enologica d'eccellenza". Castello di
Solfagnano, con la sua produzione, iscrive il suo nome come
primo nella lista della realtà enoiche italiane che prenderanno
parte al progetto. Qui il board dell'Associazione con alcuni dei
suoi maestri pizzaioli si è confrontato con Tommaso Luongo,
presidente AIS Campania e con un gruppo di giornalisti del
settore per un panel su cosa significhi definire una metodologia
sull'abbinamento pizza-vino adottabile in tutto il mondo. Al
centro del tavolo un parterre di etichette proposte da Castello
di Solfagnano e altre selezionate da AIS Campania, alla ricerca
del giusto abbinamento con le diverse tipologie di pizza. Dalle
classiche alla fritta, per arrivare a quella dolce passando per
le pizze dell'Orto, del Mare, del Bosco, del Casaro, del
Salumaio, del Cuoco e del Macellaio, per un percorso di
degustazione che inizia dal territorio ma guarda oltreconfine,
con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'abbinamento nelle
pizzerie. "Questo progetto - afferma Tommaso Luongo - nasce dal
desiderio di raccontare
i metodi di abbinamento che ogni pizzaiolo del circuito AVPN
potrà adottare e adattare ai sapori del proprio prodotto. In
questa occasione siamo partiti con una proposta di vini
territoriali, umbri e campani, per tracciare le prime linee
guida e per dimostrare come la pizza, anche al di fuori dei
gusti tradizionali, possa
dialogare con un determinato vino seguendo i canoni
dell'abbinamento. Il manuale, infatti, si pone come uno
strumento professionale per affiancare tutti i pizzaioli
dell'Associazione nella scelta di un wine pairing coerente e in
grado di offrire al cliente un'esperienza quanto più piacevole
possibile".
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